Pensiero del giorno 21 febbraio
Ave Maria!
“Credo, aiuta la mia incredulità” Mc 9,14-29
Nel Vangelo dio oggi Gesù libera un ossesso che i suoi discepoli non erano stati capaci di liberare.
“Era la mancanza di fede che aveva posto ostacolo al miracolo, tanto degli Apostoli, quanto nel popolo. Gli Apostoli in assenza di Gesù si erano dissipati, si suppone che avessero anche accettato qualche invito a pranzo, perché il Redentore disse loro intenzionalmente che quel genere di demoni si cacciava solo nell’orazione e nel digiuno. Ci vuole una grande fede e una grande misericordia, e bisogna impetrarla col pregare e col fare penitenza”. Don Dolindo Ruotolo
“Questa specie di demoni non può essere cacciata in altro modo che con la preghiera e il digiuno”.
Chi deve convertire un’anima immersa nel peccato deve persuadersi che non bastano solo le esortazioni: occorrono le opere sante di una vita di fervore, occorre l’orazione e il digiuno.
Con l’orazione l’anima si unisce a Dio e ne attira la grazia; col digiuno, e in generale con la penitenza, sottomette la carne allo spirito e rende l’anima più disposta a ricevere i divini favori. L’orazione accresce la fede e il digiuno accresce il dominio di sé stessi e la santa umiltà; in tal modo si ottiene la grazia della conversione di un’anima.
Non solo per liberare dal peccato le anime ma anche per vincere le tentazioni, di cui nessuno è esente, le armi sono l’orazione e il digiuno, uniti sempre a una grande fede. San Pio da Pietrelcina disse un giorno a un figlio spirituale che le anime gli costavano sangue, proprio come Gesù; la salvezza della nostra anima gli è costata tutto il Suo Sangue Preziosissimo. Ad imitazione di Gesù e dei Santi quindi impegniamoci a ottenere grazie, liberare le anime dalla schiavitù del peccato e a superare le tentazioni con le cose 3 cose che Gesù ci ha insegnato: Fede, Orazione, Penitenza.
Ripetiamo con il povero padre desolato, spesso durante la giornata: “Io credo, aiuta tu la mia incredulità”.
Santa Giornata!