Pensiero del giorno 21 ottobre 2024

 

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore, tu ci rendi giusti per mezzo della fede e ogni volta che mi rivolgo a te nell’intercessione, mi ricordo che tu hai detto che la preghiera del giusto aveva una grande efficacia. Io non posso avvalermi delle mie azioni, e neppure della mia fedeltà per reclamare da te qualcosa, ma invoco la tua giustizia, invoco te che vivi in me e mi trasformi a poco a poco in una nuova creatura. Tu, dall’interno, fai rialzare ciò che è caduto e raddrizzi ciò che è storto. È così che io posso comprendere: “Il giusto vivrà per mezzo della fede”. Amen.

 

IL VANGELO DI OGGI

 

+ Dal Vangelo secondo Luca

In quel tempo, uno della folla disse a Gesù: “Maestro, di’ a mio fratello che divida con me l’eredità”. Ma egli rispose: “O uomo, chi mi ha costituito giudice o mediatore sopra di voi?”. E disse loro: “Guardatevi e tenetevi lontano da ogni cupidigia, perché anche se uno è nell’abbondanza, la sua vita non dipende dai suoi beni”. Disse poi una parabola: “La campagna di un uomo ricco aveva dato un buon raccolto. Egli ragionava tra sé: Che farò, poiché non ho dove riporre i miei raccolti? E disse: Farò così: demolirò i miei magazzini e ne costruirò di più grandi e vi raccoglierò tutto il grano e i miei beni. Poi dirò a me stesso: Anima mia, hai a disposizione molti beni, per molti anni; riposati, mangia, bevi e datti alla gioia. Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita. E quello che hai preparato di chi sarà? Così è di chi accumula tesori per sé, e non arricchisce davanti a Dio”.

 

UNA RIFLESSIONE PER TE

 

I desideri umani, se non guidati dalla sapienza dello Spirito, sfociano inevitabilmente nella cupidigia; le necessità della vita, sull’onda della umana insaziabilità, si moltiplicano senza limite fino a farci credere di dover vivere sempre e soltanto nella situazione terrena. Ci convinciamo anche di essere noi soltanto i padroni del tempo e della vita e i destinatari delle nostre cose, chiudendoci in un’insanabile egoismo. Siamo anche noi tentati di pensare come l’uomo ricco di cui ci parla il Vangelo di oggi: una volta acquisite le nostre sicurezze, i nostri beni, riempiti i granai delle nostre bramosie, diciamo a noi stessi: «Hai a disposizione molti beni per molti anni; riposati, mangia e bevi e datti alla gioia». Il Signore da un giudizio completamente diverso della felice situazione in cui crede di essere quell’uomo. Egli lo definisce «stolto» perché ha sbagliato completamente i conti: ha saputo misurare l’entità delle sue ricchezze, ma non ha valutato la caducità del tempo e la vera destinazione di quei beni. Ha pensato ad una felicità solo terrena e si è dimenticato dell’eternità. Ecco perché il Signore non intende immischiarsi in faccende di eredità. Troppo spesso proprio in quelle circostanze emergono in modo violento l’attaccamento al denaro e agli interessi solo umani. Dovremmo ricordarci che la nostra vera vita non è quaggiù, dove tutto perisce, ma nell’eternità di Dio, dove le vere ricchezze si tramutano in gioia perenne.

 

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buon inizio di settimana. Nel Vangelo si legge che Gesù non accetta di fare l’arbitro tra due fratelli che contendono l’eredità, per lui è più importante far capire che tutto dipende da Dio, tutto è passeggero, solo Dio è il vero tesoro. La parabola che racconta è molto chiara. L’uomo ricco ragiona bene: il raccolto è abbondante e buono, quindi abbisogna di magazzini più grandi. Però sbaglia su due punti: si concentra su se stesso e poi pensa di avere controllo anche del futuro: Ma Dio gli risponde: “Stolto, questa notte stessa ti sarà richiesta la tua vita”. Siamo tutti nelle mani di Dio, di Dio compassione. Gesù non parla contro i ricchi, ma piuttosto richiama colui che accumula beni per se stesso, senza pensare agli altri e neanche a Dio. Alla morte si deve per forza staccarsi da tutto. Questa mattina ti invito a confrontarti con l’atteggiamento dell’uomo stolto: nello sforzo di migliorare la tua situazione di lavoro, di vita, cammini insieme con Dio? Cerchi di discernere il suo progetto su di te? Nella preghiera rivolgi al Signore questa invocazione: “Signore Gesù, vorrei vivere la mia vita nella gioia, insieme a te ed in solidarietà con tutti. Aiutami a distaccare il cuore dai beni che possiedo ed arricchirmi sempre di più davanti a te, mio Dio. Amen”.

BUONA GIORNATA, BUON INIZIO DI SETTIMANA E IL SIGNORE TI BENEDICA.