Pensiero del giorno 22 febbraio 2024

 CATTEDRA DI SAN PIETRO

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che consegnando al tuo beato Apostolo Pietro le chiavi del regno celeste, gli affidasti il supremo potere di legare e sciogliere: concedi, che, coll’aiuto della sua intercessione, veniamo sciolti dai lacci dei nostri peccati. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù, giunto nella regione di Cesarèa di Filippo, domandò ai suoi discepoli: «La gente, chi dice che sia il Figlio dell’uomo?». Risposero: «Alcuni dicono Giovanni il Battista, altri Elia, altri Geremia o qualcuno dei profeti». Disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». Rispose Simon Pietro: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». E Gesù gli disse: «Beato sei tu, Simone, figlio di Giona, perché né carne né sangue te lo hanno rivelato, ma il Padre mio che è nei cieli. E io a te dico: tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa e le potenze degli inferi non prevarranno su di essa. A te darò le chiavi del regno dei cieli: tutto ciò che legherai sulla terra sarà legato nei cieli, e tutto ciò che scioglierai sulla terra sarà sciolto nei cieli».

UNA RIFLESSIONE PER TE

La festa di oggi proclama la funzione dell’apostolo Pietro: essere roccia sulla quale Gesù ha edificato e costruisce sempre la Chiesa. “Sei Pietro (pietra, roccia); su questa roccia costruirò la mia Chiesa, e la potenza della morte non avrà il sopravvento su di essa”. Pietro, attraverso i suoi successori, prosegue quella missione affidatagli fin dal suo primo incontro con Gesù. Anche se situata in tempo di Quaresima, la festa di oggi costituisce un invito ad esaminare il nostro modo di essere anche noi Chiesa, per rivedere il nostro rapporto con Cristo costruttore della comunità, la nostra fedeltà ai Pastori e la nostra collaborazione alla vita ecclesiale. L’affermazione profetica del Signore è espressa al futuro: “costruirò”. La storia della Chiesa dimostra l’esistenza di tante circostanze nelle quali quella profezia è stata tradita da battezzati che hanno negletto l’obbligo di essere costruttori della Chiesa, corpo mistico del Signore. Ma l’assistenza dello Spirito Santo ha consolidato la fede e ha assicurato la continuità del valore infallibile del magistero di Pietro. “Ho pregato per te, che non venga meno la tua fede, e tu, quando ti sarai ravveduto, conferma i tuoi fratelli” (antifona d’inizio). Pietro ricorda che i pastori devono essere modelli del gregge. Ma l’unione con lo stesso apostolo, che possiede “le chiavi del regno dei cieli”, è certezza di un cammino sicuro nella ricerca di Dio. La fedeltà nei confronti della Chiesa implica la fedeltà nei riguardi dei pastori. La festa di oggi ci sia particolarmente di sprone per la preghiera per il Papa.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buon inizio di settimana. Oggi la festa della dedicazione della cattedra di S. Pietro ci induce felicemente a considerare che ogni Tempio dedicato al Signore è luogo di preghiera e di culto e non di mercato. Per noi discepoli di Gesù, Paolo ci ricorda che il primo Tempio di Dio siamo noi, è il nostro corpo. Pertanto, questa mattina ti invito a riflettere sulla sacralità del tuo corpo. Domandati: Come do culto a Dio col mio corpo? Ne faccio oggetto di preghiera o di mercato? Nella preghiera, rivolgi al Signore questa supplica: “Grazie, Signore mio e Dio mio! Io sono per grazia, tuo tempio. Non permettere che l’avidità di possedere denaro e roba prevalga nella mia vita fino a distruggerne la sacralità. Fa’ che, in quel tempio del mio Dio che sono io, anzitutto rispetti la priorità di spazi di preghiera per una vita degna di questo nome. Solo in secondo luogo, gl’interessi economici – nella misura giusta e nel giusto modo – abbiano la mia attenzione. Amen”.

Don Mario

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.