Pensiero del giorno 22 gennaio

 

Ave Maria!

“È fuori di sé” Mc 3, 20-21

Gli scribi e i farisei, probabilmente furono loro che rincorsero ai parenti di Gesù, perché lo avessero preso e rinchiuso in casa come un pazzo.[…] Gesù Cristo ebbe una grande carità verso questi suoi oppositori ostinati : li chiamò a sé e senza bollarli come avrebbero meritato, dimostrò prima l’insussistenza di ciò che affermavano e poi l’empietà nella quale cadevano; chiamando posseduto da satana Lui che era posseduto dallo Spirito Santo. Volle prima persuaderli con un ragionamento e con una parabola, affinché, constatata l’illogicità della loro affermazione, l’avessero ritrattata. Quando poi li vide ostinati, parlò loro del pericolo che correvano di perdersi eternamente, peccando contro lo Spirito Santo. La terribile parola che Gesù disse sull’ irremissibilità del peccato contro lo Spirito Santo riguarda, quindi il fatto più che la possibilità assoluta; ogni peccato può essere rimesso, ma il peccato che considera come errore la verità e come insidia diabolica la grazia rifugge, di fatto, la remissione e la rende impossibile praticamente. Gli scribi e i farisei, rifuggendo dal Redentore come da un pazzo o da un posseduto dallo spirito immondo, si mettevano volontariamente nell’impossibilità di avere il perdono e la Vita eterna.

Il demonio, sapendo che il peccato contro lo Spirito Santo, rende praticamente impossibile la salvezza, tenta sempre gli uomini a cadere in questo abisso profondissimo.

La nostra ragione è una pessima guida quando non è illuminata dalla fede e guidata dalla disciplina dell’obbedienza. Chi commette peccato contro lo Spirito Santo crede solo nella sua ragione e finisce per credere infallibili le sue deduzioni false, illogiche e blasfeme.

Commento ai Vangeli del Servo di Dio Dolindo Ruotolo

Signore liberaci dall’ostinazione e donaci l’umiltà di accogliere te unica Verità.

Santa Giornata!

*Quinto giorno di preghiera per l’unità dei cristiani.