Pensiero del giorno 22 ottobre 2024
S. GIOVANNI PAOLO II, papa.
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore, tu sei venuto di notte, e verrai di notte, notte profonda del mondo: “Quando il Figlio dell’uomo verrà, troverà ancora la fede?”. Può darsi che sia già più tardi di quanto crediamo, e tu ci chiedi di vegliare in queste tenebre che avvolgono la terra, non dormendo ma restando vigili, spiritualmente svegli, più sicuri della tua venuta che colui che veglia di quella dell’aurora. Viene l’ora in cui tutto si svela, in cui strapperai per sempre il velo che ci privava della tua vista. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Siate pronti, con la cintura ai fianchi e le lucerne accese; siate simili a coloro che aspettano il padrone quando torna dalle nozze, per aprirgli subito, appena arriva e bussa. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità vi dico, si cingerà le sue vesti, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro!”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
Prima di addormentarci nel sonno della morte, rischiamo di cadere nel torpore della vita; ciò ci accade quando ci lasciamo coinvolgere dagli eventi, sedurre dal tempo e acquietare dalle cose che circondano, incapaci di guardare oltre per aver perso lo scopo ultimo della nostra vita. Diventiamo come viandanti che hanno smarrito la strada il cui incedere diventa vago e immotivato. “Siate pronti” ci risuono perciò come una sveglia dal torpore e dall’immobilismo, ci ricorda di essere dei viandanti che continuamente debbono cercare la strada e fare il giusto rifornimento per non restare privi di indispensabili energie. Solo così la vita acquista il suo vero significato: siamo in marcia verso una meta, sempre desti e pronti, camminiamo insieme, abbiamo la certezza che Qualcuno ci precede e ci indica la via. L’attesa e la fatica non sono vane perché il Signore ci attende per farci sedere al banchetto del cielo insieme ai suoi santi. Ci percorre il pensiero di tante giovani vite, prive di meta e di ideali, che soffocate dal nulla e dalla nausea, ricorrono ai falsi dei, fino a procurarsi la morte, prima dell’anima e del corpo. Forse non si è giunti in tempo a destarli dal torpore e innamorarli della vita!
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. Gesù oggi ci richiama con forza, ma anche con intenso desiderio e compassione, a seguire lui, Via Vita e Verità, e a comportarci secondo il suo insegnamento. La morte è una misteriosa realtà che ognuno deve accostare con la consapevolezza che Gesù l’ha vinta e quindi anche noi possiamo accedere alla vita eterna. Però bisogna che ognuno faccia la sua parte: sia vigilante. La vigilanza di cui parla Gesù, è un’attenzione centrata su Dio e sulle cose di Dio nella quotidianità. Ė vivere la vita pienamente da veri cristiani che sono in cammino con Dio e aspettano con gioia il ritorno del Signore Gesù. Beati loro! Questa mattina ti invito a riflettere sulla tua morte con l’imperativo dato da Gesù: “Tenetevi pronti perché nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo”. Nella preghiera rivolgiti, allora, al Signore con questa invocazione: “Sei tu, Gesù che io attendo, tu che mi riveli la gloria del Padre. Signore Gesù, tu mi parli chiaramente di quest’ultima prova che ogni persona deve superare, ma spesso io cerco di ignorarla, di non pensarci. Forse perché vedo solo la sofferenza e l’ignoto. Ti prego Gesù, aiutami a vedere la morte come un momento di passaggio, la vera nascita ad una vita incantevole e senza fine, insieme con il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo, e con tutti quelli che mi hanno preceduto. Amen”.
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.