Pensiero del giorno 23 gennaio 2025
PREGHIERA DEL MATTINO
O Dio, che scegliesti il beato Raimondo ad insigne ministro del sacramento della penitenza, e lo trasportasti miracolosamente attraverso le onde del mare: concedi, che per sua intercessione facciamo degni frutti di penitenza, e riusciamo a raggiungere il porto dell’eterna salvezza. Amen
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù si ritirò presso il mare con i suoi discepoli e lo seguì molta folla dalla Galilea. Dalla Giudea e da Gerusalemme e dall’Idumea e dalla Transgiordania e dalle parti di Tiro e Sidone una gran folla, sentendo ciò che faceva, si recò da lui. Allora egli pregò i suoi discepoli che gli mettessero a disposizione una barca, a causa della folla, perché non lo schiacciassero. Infatti ne aveva guariti molti, così che quanti avevano qualche male gli si gettavano addosso per toccarlo. Gli spiriti immondi, quando lo vedevano, gli si gettavano ai piedi gridando: “Tu sei il Figlio di Dio!”. Ma egli li sgridava severamente perché non lo manifestassero.
UNA RIFLESSIONE PER TE
Oggi leggiamo un altro momento dell’apostolato di Gesù, raccontato con vivacità nel Vangelo di San Marco. Ciò che colpisce in questo brano è senza dubbio l’universalità della missione di Gesù Cristo. Lungo le coste del mare di Tiberiade sono raccolte molte persone che provengono da più parti e diverse nazioni. Il desiderio è uno solo: vedere, sentire e toccare quel Gesù che opera tanti miracoli. La sua opera sembra che scavalchi i limiti geografici per diventare patrimonio condiviso da diverse culture. Tutti coloro che si accostano a Gesù con cuore sincero scoprono il Lui il vero sanatore e salvatore; indipendentemente dalla provenienza e dalla regione geografica, Gesù è capace di aprire il cuore e la mente di tutti. Le guarigioni e i miracoli che leggiamo nel brano di oggi respirano di questa aria universale proprio perché Gesù è interessato a tutti gli uomini e le donne; a tutti ed ad ognuno di essi si rivolge. Il prendere una barca, simbolo della Chiesa ed allontanarsi dalla sponde non significa distacco dal genere umano, anzi, indica, in modo chiaro, la volontà da parte di Gesù di abbracciare tutti. Nei momenti nei quali Gesù ci sembra distante, sappiamo che Egli non ci è estraneo ma ci vuole tutti immersi nel suo grande abbraccio di amore.
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. Può capitare di guardare in modo arrogante questa folla che si stringe attorno a Gesù. Oggi l’uomo si crede di essere autosufficiente, di non aver bisogno di un salvatore, perché crede che è la scienza, il progresso, o l’avere denaro e amici che salva. Per le malattie ci sono gli ospedali, per le depressioni le medicine, per la solitudine le città e le piazze, per i problemi tecnici il progresso, per i contenziosi i tribunali, per gli imprevisti le assicurazioni. Eppure l’uomo si riduce ancora miseramente a fare la fila dai maghi o dagli spacciatori, si fa incantare dagli imbonitori, abbocca all’ultima moda che promette la felicità e l’eternità. Ma alla fine sente che tutto quanto è in suo potere non basta. L’uomo sente il bisogno di un salvatore. Anche l’uomo del terzo millennio ha bisogno di Dio, cerca anche inconsciamente, un contatto con Lui. Questa mattina ti invito a domandarti come vive in te il desiderio di cercare Dio nel quotidiano della tua vita e se riesci, almeno, a vederlo nelle persone che soffrono. Nella preghiera eleva al Signore questa invocazione: “Vorrei toccare almeno il lembo del tuo mantello, Signore, come ha fatto la donna malata, in mezzo alla folla. So che da te emana una potenza sanatrice che può riscattarmi dalle mie colpe, dalla pigrizia nel seguirti, dalla poca fiducia che tu mi possa guarire. Amen”.
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.