Pensiero del giorno 23 giugno 2025
PREGHIERA DEL MATTINO
Dio onnipotente ed eterno, che nella grandezza della tua bontà sorpassi e i meriti e i desideri dei supplicanti: spandi su noi la tua misericordia, condonando quel che la coscienza teme e aggiungendo quel che la nostra preghiera non può presumere. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Non giudicate, per non essere giudicati; perché col giudizio con cui giudicate sarete giudicati; e con la misura con la quale misurate sarete misurati. Perché osservi la pagliuzza nell’occhio del tuo fratello, mentre non ti accorgi della trave che hai nel tuo occhio? O come potrai dire al tuo fratello: permetti che tolga la pagliuzza dal tuo occhio, mentre nell’occhio tuo c’è la trave? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall’occhio del tuo fratello”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
Nel Vangelo di oggi, Gesù ci rivela una malattia spirituale degli occhi: pagliuzza e trave cosa sono? La pagliuzza è il peccato giudicato nel fratello, qualunque esso sia, la trave è il fatto stesso di giudicare. Gesù denuncia qui una tendenza innata dell’uomo che possiamo rendere plastica con la favola delle due bisacce di Esopo: Ciascun uomo porta due bisacce, una davanti, l’altra dietro, e ciascuna delle due è piena di difetti, ma quella davanti è piena dei difetti altrui, quella dietro dei difetti dello stesso che la porta. E per questo gli uomini non vedono i difetti che vengono da loro stessi, mentre vedono assai perfettamente quelli altrui. Siamo strani noi umani, possediamo occhi di lince nello scorgere i difetti del prossimo e siamo talpe cieche quando si tratta dei nostri. Dovremmo semplicemente rovesciare le cose: mettere i nostri difetti sulla bisaccia che abbiamo davanti e i difetti degli altri su quella dietro. Dopo tutto, i nostri difetti sono i soli che dipende da noi modificare e correggere.
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno e buon inizio di settimana. La Parola del Signore suona severa: Sarai giudicato con la stessa misura con cui tu giudichi gli altri. Tante volte siamo così pronti a puntare il dito contro l’altro, mettendo al nudo in modo impietoso i suoi difetti, le sue manchevolezze… mentre pretendiamo comprensione per le nostre…Il vangelo ci vuole far toccare con mano la nostra stoltezza quando pretendiamo di giudicare gli altri. Questa mattina desidero farti riflettere su un aneddoto della vita di S. Antonio abate, può servirti per far tacere le tante curiosità che possono affiorare dal cuore. Il padre Antonio, volgendo lo sguardo all’abisso dei giudizi di Dio, chiese: “O Signore come mai alcuni muoiono giovani, altri vecchissimi? Perché alcuni sono poveri, e altri ricchi? Perché degli empi sono ricchi e dei giusti sono poveri?” A lui giunse una voce che disse: “Antonio, bada a te stesso. Sono giudizi di Dio questi: non ti giova conoscerli”. Nella preghiera, rivolgi al Signore la tua supplica: “Donami, Signore, uno sguardo lungimirante che sappia cogliere, anche lì dove sembra che niente sia veramente cambiato, i segni della vita nuova che ogni giorno concedi a piene mani seminando fiducia illimitata e speranza viva tra le spine e i sassi della mia durezza di cuore. Amen”.
BUONA GIORNATA, BUON INIZIO DI SETTIMANA E IL SIGNORE TI BENEDICA.