Pensiero del Giorno 23 marzo

Ave Maria!

“Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande

nel regno dei cieli”  Mt 5,17-19

In questo terzo mercoledì di Quaresima siamo chiamati, dal brano evangelico, ad essere fedeli alla legge di Dio, legge che sappiamo riassumersi nei due comandamenti dell’amore: amare Dio con tutto noi stessi, ed amare il prossimo come se stessi.

Mi sembra che per tale fedeltà siano necessarie due condizioni: conoscenza ed osservanza.

Infatti, come potrei osservare la legge divina senza conoscerla ?

E d’altronde: a che mi gioverebbe conoscere a “mena dito” tutta la legge del Signore, se poi non la osservo ?

Ora, la conoscenza della legge di Dio richiede la trasmissione (tradizione) da una persona all’altra, da una generazione all’altra; altrimenti si perderebbe nello scorrere del tempo.  L’osservanza, poi, (quella vera, non solo esteriore) richiede l’amore: solo se amo ciò che Dio mi comanda farò di tutto per osservarlo e per non trascurare i sia pur piccoli aspetti di esso (lo iota ed il trattino).

Solo in presenza di questi due presupposti (trasmissione ed amore) la fedeltà alla legge divina diventa possibile e duratura.

Ed ora guardiamoci intorno e domandiamoci:

  • quanta conoscenza c’è della legge di Dio (e, ancor prima, del contenuto della Fede) ?
  • lì dove fosse conosciuta, è osservata ?

La realtà che ci circonda è desolante, anche da questo punto di vista. Se ci fissassimo a considerarla … cadremmo in depressione !

E invece dobbiamo reagire, e ciascuno di noi deve cominciare, o ricominciare, a far conoscere la legge di Dio, innanzitutto vivendola personalmente.

Accogliamo come rivolte anche a noi le parole di Mosè che chiudono il brano della prima lettura di oggi :

«Guardati, e guardati bene, dal dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto: non ti sfuggano dal cuore, per tutto il tempo della tua vita. Le insegnerai anche ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli »

Pace e bene !

Santa Giornata!