Pensiero del giorno 23 ottobre

XXX Domenica del Tempo Ordinario

Giornata Missionaria mondiale

 

«… pregava così fra sé …»

 

Commentando la preghiera del fariseo, San Basilio scrive:

“… come se con il peccato di superbia egli rientrasse in se stesso e non si elevasse verso Dio.”

Che differenza con il giovane figliol prodigo (di altra famosa parabola) il quale, al contrario, rientrando in se stesso ritrovò la verità perduta, risentì la voce della coscienza ! Rientrò in se stesso nell’umiliazione della sconfitta e proprio così iniziò il suo ritorno al Padre, la sua risurrezione.

Il fariseo, invece, rientra in sé pieno di … sé e – ovviamente – invece di Dio, trova ancora il suo ingombrante “Io”. La sua giustizia non è gradita in Cielo, perché è coniugata con la superbia, e i suoi digiuni valgono meno di zero, perché privi di carità.

E così, il Signore Gesù ci stupisce ancora una volta, e ci invita a prendere esempio da un pubblicano, da un pubblico peccatore.

Potreste farmi notare che, in fin dei conti, si tratta del personaggio di una parabola, di un fatto non avvenuto nella realtà. Ma le parabole di Gesù, lo sappiamo bene, non sono mai avulse dalla realtà, anzi !

D’altronde, non era un peccatore pubblico anche il ladrone crocifisso accanto a Gesù? La sua fede con il suo umile pentimento strapparono a Gesù il perdono.  E non si trattò allora di una “parabola”, ma di un dramma molto reale !

A tale proposito, non ricordo chi, fece notare una cosa bellissima e commovente : quell’uomo aveva forse rubato tutta la vita, e lo fece anche prima del suo ultimo respiro, “rubando” … il Paradiso !

Miracoli dell’umiltà.

Pace e bene

Don Marco

  • Oggi offriamo il Santo Rosario oltre che per le intenzioni della Crociata anche per i missionari in difficoltà e perché il Signore invii santi missionari alla sua Chiesa.

SANTA DOMENICA!

23° giorno: Il Santo Rosario; il filo di Arianna