Pensiero del giorno 26 agosto 2025
PREGHIERA DEL MATTINO
O Signore, Pastore eterno, mostrati misericordioso verso di noi che siamo il tuo gregge e per intercessione di San Zefirino, tuo martire e Sommo Pontefice, che hai voluto porre a capo di tutta la Chiesa, aiutaci sempre con la tua protezione. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!».
UNA RIFLESSIONE PER TE
L’insegnamento di Gesù è sempre rivolto all’uomo completo e lo riguarda nella sua interezza, come figlio dell’uomo, nella nascita naturale e come figlio di Dio, nella rinascita battesimale. Nel brano di oggi, Gesù si scaglia contro l’ipocrisia nel seguire solo esteriormente la legge di Dio. È una legge, anche se può variare in alcune manifestazioni esterne, è una legge eterna e che riguarda anche noi. Gesù si rivolge anche a noi stessi ed è, comunque e sempre, interessato alla nostra adesione piena, totale e convinta, nel rispetto della nostra stessa umanità. La legge Dio, scritta nei nostri cuori, è una legge d’amore che deve essere vissuta nella sincerità e nella verità e diventa così impegno concreto per nostra vita. La coerenza del nostro agire rispetto alla legge dell’amore significa una vita cristianamente e pienamente vissuta. La giustizia è alla base di ogni comportamento umano e significa dare a tutti quello che è giusto nel riconoscere nell’altro il volto di Gesù che chiede aiuto. La giustizia non è l’applicazione meccanica di una legge ma si rivolge al cuore di ognuno interpellando le coscienze nel nome di Cristo. La stessa “legge del taglione”, dell'”occhio per occhio e dente per dente”, contiene un nucleo di giustizia sociale che però Gesù stesso scardina in base alla misericordia di Dio. Nessun conflitto umano, per quanto retto da principi giusti, potrà mai terminare se non vi è la capacità del perdono reciproco. Solo così si può veramente vivere cristianamente. La fedeltà a questa legge significa l’aderenza totale all’amore che Cristo ci dona e che rende la nostra vita pienamente realizzata. A noi quindi trovare la possibilità di vivere, nel nostro quotidiano la legge di Cristo come realizzazione di un piano di salvezza che passa attraverso il rispetto ed il perdono.
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. La religione dei farisei è senza alcuna vera morale. È fatta di prescrizioni rituali esterne che lasciano il cuore pieno di putridume e di iniquità. Vi era in essi la cura della lapide esterna, mentre essi si concedevano ogni trasgressione e ogni manomissione dei comandamenti del Padre celeste. È evidente che questa loro religione non può sopportare Cristo Signore, la cui religione era fondata sulla purissima obbedienza non alla tradizione degli antichi e alla pulitura di una ritualità senza vita, bensì ad ogni Parola uscita dalla bocca di Dio, Parola che Lui non è venuto ad abolire, ma per dare compimento. La religione di Gesù è purissima fede, cioè ascolto della voce del Signore, trasformazione in vita di ogni suo comandamento, legge, statuto. Siamo in due mondi totalmente differenti, con due regni che si costruiscono anch’essi diversi. Questa mattina ti invito a fare un completo esame di coscienza. Se scopri che il tuo cuore in qualche cosa è impuro, è giusto che prima di accostarti all’altare del Signore, lo si purifichi. Quando il cuore è puro, tutto il culto è puro. Esso è gradito a Dio anche se offerto nella maniera più semplice, più misera, più povera. È il cuore che deve essere ricco di perdono, di giustizia, di misericordia. Quando il cuore è ricco di Dio, le cose esteriori perdono il loro significato, la loro importanza. Anche uno straccio è gradito al Signore quando il cuore è santo. Nella preghiera, fai questa invocazione allo Spirito Santo chiedendo il dono di un cuore puro: “Vieni, o Spirito Santo, e donami un cuore puro, pronto ad amare Cristo Signore con la pienezza, la profondità e la gioia che tu solo sai infondere. Donami un cuore puro, come quello d’un fanciullo, che non conosca il male se non per combatterlo e fuggirlo. Vieni, o Spirito Santo, e donami un cuore grande, aperto alla tua parola ispiratrice, e chiuso a ogni meschina ambizione. Donami un cuore grande e forte capace di amare tutti, deciso a sostenere per loro ogni prova, noia e stanchezza, ogni delusione e offesa. Donami un cuore grande, forte e costante fino al sacrificio, con il cuore di Cristo, felice solo di palpitare e di compiere umilmente, fedelmente e coraggiosamente la volontà di Dio. Amen”.
BUONA GIORNATA. IL SIGNORE TI BENEDICA