Pensiero del giorno 27 novembre 2025
Giovedì XXXIV^ settim. del T.O. 2025
Luca 21, 20-28
« Giorni di vendetta »
I progetti di Dio per l’uomo non sono progetti di guerra e di odio, ma progetti di pace e non di sventura, per concedervi un futuro pieno di speranza (Ger 29, 11). E allora cosa vuol dirci preannunciando giorni di vendetta ?
Per vendetta si intende qui la giustizia: non quella operata dall’uomo che, mosso dall’ira, non compie ciò che è giusto davanti a Dio (Gc 1, 19); bensì quella di Dio, unico a poter compiere la “giusta” vendetta. Ogni azione dell’uomo sarà da Lui pesata e retribuita, nulla sarà lasciato al caso, nulla resterà impunito. Dio solo può essere il giusto vindice perché solo in Lui misericordia e verità s’incontreranno, giustizia e pace si baceranno (Sal 84, 11).
La sua vendetta/giustizia si compirà alla fine della nostra vita terrena, nel giudizio personale; alla fine dei tempi in quello universale. E non ci saranno “gradi di appello”, perché non ci sarà errore nel giudizio, e tutti potranno constatarlo.
E il giudizio sarà senza misericordia contro chi non avrà usato misericordia; la misericordia invece ha sempre la meglio nel giudizio. (Gc 2, 13).
Nel frattempo, mentre siamo in cammino su questa terra, noi vediamo che spesso la giustizia … non è fatta! E gli innocenti spesso hanno la peggio, mentre prosperano i malvagi. Perché la giustizia di Dio permette questo ?
Le vie di Dio non sono le nostre, indubbiamente, e i suoi tempi non sono i nostri. Anche se permette le soffernze del giusto, per lui ha un futuro di immortalità e gioia piena. D’altronde, il Signore Gesù non è proprio Lui il giusto, l’innocente per definizione ? Il Padre suo ha permesso che morisse in Croce. Ma è risorto ! Ed è proprio dalle sue piaghe che siamo redenti, purificati, convertiti !
Dio si compiace non della morte ma della conversione del peccatore, di tutti i peccatori. E se così non fosse … poveri noi!
Pace e bene.
Don Marco
