Pensiero del giorno 27 settembre 2025

 

Sabato della XXV^ settimana del Tempo Ordinario, 2025

« Ma essi non comprendevano »

    Cos’è che rimaneva incomprensibile ai discepoli ? Cos’è che metteva loro tanta paura da preferire di non chiedere spiegazioni al loro Maestro ? Era l’annunzio delle sofferenze e della morte del Messia (in greco: Cristo) tanto atteso.

Gli israeliti, salvo una piccola minoranza, avevano fatta propria l’idea – trasmessa loro dai capi e dagli scribi – che il venturo Messia sarebbe venuto per vincere, per liberare Israele e sottomettere ad esso i popoli circostanti. Attendevano dunque un Messia terreno, con una missione politica.

I Vangeli evidenziano che anche fra i discepoli di Gesù prevaleva questa opinione e, nonostante le parole insistenti del Signore, faticavano a cambiarla [pensiamo anche solo a quando Simon Pietro sbarrò il passo al suo Maestro che annunciava la propria passione, e si mise a rimproverarlo (Mt 16, 21-24; Mc 8, 31-33)]. E questo nonostante che il Signore annunziasse anche la propria risurrezione.

Questo quanto ai discepoli di ieri. E quanto a noi, discepoli di oggi ?

Non vi sembra che anche fra noi, in certe difficili situazioni, emerga la tentazione di dire noi al Signore ciò che dovrebbe fare ? E invocare un Cristo che risolva oggi i problemi, guarisca le malattie e punisca i malfattori ?

Signore Gesù, abbi tanta pazienza con noi, aiuta la nostra incredulità, ed insegniaci ad amare la tua Santa Croce, anche quando siamo noi, con Te, “crocifissi”.

Pace e bene

Don Marco

Santa giornata!