Pensiero del giorno 28 agosto 2023

<< Guai a voi, … che chiudete il Regno dei Cieli >>

 

Con sette “guai” il Signore Gesù tuona contro l’ipocrisia delle guide d’Istraele, per metterle in guardia dalle inevitabili conseguenze che derivano dal procedere per la strada sbagliata.  Il primo peccato imputato a Scribi e Farisei è quello di non voler entrare e di non voler far entrare nel Regno dei Cieli.

Per “Regno dei Cieli” – secondo un’interpretazione riportata da San Tommaso d’Aquino nella sua Catena Aurea – si può intendere qui la Sacra Scrittura; dice infatti il Salmo 118 :

<< Lampada per i miei passi è la tua parola, luce sul mio cammino >>

Impedendo al popolo la giusta comprensione del senso delle Scritture, veniva nascosta ad esso la luce per arrivare alla comunione con Dio.

Oppure,  “Regno dei Cieli” può indicare qui la stessa beatitudine della comunione con Dio, nella quale si entra attravesrso la “porta” che è Cristo Gesù. Farisei e scribi, rifiutndosi di riconoscere Cristo e di seguirlo, << combattevano la sua dottrina e scompigliavano tutto ciò che la Scrittura profetica diceva di Lui >>[San Tommaso, Catena Aurea], ingannando e fuorviando così i fedeli.

Anche oggi, la responsabilità di chi è chiamato ad istruire il popolo di Dio, è grande: trasmettendo il messaggio evangelico rivelato da Cristo e diffuso a partire dai suoi Apostoli, donano le verità che sono via al Cielo. Ma, se annunciano un Vangelo diverso, annacquato o comunque contraffatto, per quando sta in loro chiudono le porte del Cielo a se stessi ed al gregge, rischiando così di essere raggiunti dai guai annunciati dal Signore.

Grande è la responsabilità dei Pastori verso i fedeli, ma non piccola è quella dei fedeli, che devono sostenere i Pastori con le loro preghiere.

Pace e bene