Pensiero del giorno 30 giugno 2024
XIII^ Domenica del T.Ord. – anno B – 2024
“Si è fatto povero per voi, perché voi diventaste ricchi”
La pagina del Vangelo di questa Domenica ci mette di fronte a due miracoli portentosi compiuti dal Signore Gesù; due fra tanti altri da Lui compiuti.
Possiamo però dire che per noi lo stupore non sta tanto in questi segni – dato che crediamo essere Gesù il nostro Dio creatore onnipotente – quanto in quello che leggiamo su di Lui nell’epistola di San Paolo ai cristiani di Corinto, letta nella Messa di oggi :
… Gesù Cristo, da ricco che era, si è fatto povero per noi …
Qual’era la ricchezza di Gesù Cristo ? Ce lo dice sempre San Paolo in Filippesi 2, 6 :
… pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio, ma spogliò Se stesso assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini …
Ovviamente non poteva “rinunciare” alla sua potenza divina, ma rinunciò a viverla per se stesso, prendendo su di sé tutti i limiti dell’uomo, escluso il peccato.
Ecco, invece, cosa sempre cercò e volle per sé:
… appena nacque cercò una mangiatoia; e mentre le volpi avevano le loro tane e gli uccelli il loro nido, Lui non volle un posto dove posare il capo; e quando predicò quello che possiamo considerare il manifesto del cristianesimo, lo volle iniziare lodando Madonna Povertà :
Beati i poveri in spirito, perché di essi è il Regno dei Cieli [Mt 5, 1 ss].
Inoltre, non scelse amici e collaboratori fra ricchi mercanti, ma fra i pescatori; quando poi questi lo abbandonarono per paura, si lasciò abbracciare ancora più intensamente dalla Povertà. [cfr Fonti Francescane: Sacrum Commercium, 1977]
Ora, perché il Signore Gesù si è fatto povero ? Per noi:
“perché diventassimo ricchi per mezzo della sua povertà”
Ricchi di cosa ? Della sua divinità ! Figli di Dio, una cosa sola con Lui.
Fratelli miei, rendiamo grazie a Dio per i beni che abbiamo, ma restiamo liberi da essi; anche se non siamo chiamati alla povertà effettiva (come chi fa il voto di povertà) chiediamo la grazia di vivere nella povertà affettiva. Il nostro cuore sia sempre libero per Dio e per le sue opere.
Don Marco
Pace e bene !