Pensiero del giorno 30 ottobre 2025

 

Dal Sermone di S. Bernardo

per la Domenica fra l’Ottava dell’Assunzione della B. V. Maria, VI^ parte

Le dodici stelle: dodici prerogative di Maria, (pp 34-50)

7) Ben degno di essere coronato di stelle quel capo che, delle stelle più fulgido, le adorna più che esserne adornato.

   E perché non coronerebbero le stelle Colei che il Sole veste? (…) La sinistra dello Sposo è sotto il suo capo e la destra di Lui la tiene abbracciata (Cant. 2, 6).

Chi può valutare quelle gemme? Chi può nominare le stelle che formano il regale diadema di Maria? Descrivere la struttura di questa corona, indicarne la composizione, supera le possibiltà umane. Tuttavia, nella nostra piccolezza, astenendoci dalla pericolosa indagine del mistero, non senza ragione ci sembra di poter ravvisare, nelle dodici stelle, dodici prerogative di grazia di cui Maria è adorna in modo singolare.

(…) A mio giudizio il sigolare splendore rifulge in primo luogo nella nascita di Maria, poi nell’angelica salutazione, in terzo luogo nella discesa in Lei dello Spirito Santo, e infine nell’ineffabile concezione del Figlio di Dio.

   Ma Ella irradia splendore sidereo anche perché è prima nella verginità, feconda senza corruzione, gravida senza peso [= senza tedio]1, madre senza dolore.

   E parimenti rifulgono di particolare luce in Maria: la mite modestia, la pia umiltà, la fede magnanima, il martirio del cuore.

Le quattro prerogative del cuore, oggetto della nostra imitazione, 1 (pp 40-50)

10) A noi non è richiesta alcuna di queste meraviglie, ma qualche cosa tuttavia è richiesta. Ché, se facessero in noi difetto la mite modestia, l’umiltà di cuore, la magnanimità della fede, la compassione dell’animo, la nostra negligenza potrà forse essere scusata per l’eccezionalità dei doni ?

La mite modestia

   Chi mai può pensare che fosse priva di questa grazia Colei che fu piena di grazia ?

(….) Si tenne fuori della porta quando volle parlare con il Figlio, né approfittò della materna autorità per interrompere il di lui discorso (..,). E quando venne rimproverata dal Figlio, mite ed umile di cuore com’era non rispose; ma non disperò, invitando i servi a fare ciò che Egli avrebbe comandato (…).

Vide il Figlio mentre compiva miracoli; lo vide poi crocifisso; lo vide morente; lo vide risorto; lo vide anche ascendente al Cielo; ma in queste circostanze, quante volte si è udita la voce di questa vereconda Vergine, di questa pudica tortora ? (…).

   Vi supplico, o figliuoli, imitate questa virtù; se amate Maria, se cercate di piacerle, imitate la sua modestia. Nulla è più appropriato all’uomo, nulla è più adatto al cristiano.

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1 S. Bernardo così spiega: << … essa sola non provò quel molesto tedio cui vanno soggette le altre donne gestanti (…). Maria, con ogni alacrità, salì la montagna per andare ad assistere Elisabetta. E nell’imminenza del parto ascese a Betlemme portando il suo preziosissimo carico, portando il lieve peso, portando Colui che la portava >>.