Pensiero del giorno 31 marzo 2023

 

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, i Giudei portarono pietre per lapidare Gesù. Egli disse loro: “Vi ho fatto vedere molte opere buone da parte del Padre mio; per quale di esse mi volete lapidare?”. Gli risposero i Giudei: “Non ti lapidiamo per un’opera buona, ma per la bestemmia e perché tu, che sei uomo, ti fai Dio”. Rispose loro Gesù: “Non è forse scritto nella vostra Legge: Io ho detto: voi siete dei? Ora, se essa ha chiamato dei coloro ai quali fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non può essere annullata), a colui che il Padre ha consacrato e mandato nel mondo, voi dite: Tu bestemmi, perché ho detto: Sono Figlio di Dio? Se non compio le opere del Padre mio, non credetemi; ma se le compio, anche se non volete credere a me, credete almeno alle opere, perché sappiate e conosciate che il Padre è in me e io nel Padre”. Cercavano allora di prenderlo di nuovo, ma egli sfuggì dalle loro mani. Ritornò quindi al di là del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava, e qui si fermò. Molti andarono da lui e dicevano: “Giovanni non ha fatto nessun segno, ma tutto quello che Giovanni ha detto di costui era vero”. E in quel luogo molti credettero in lui.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Non si placherà mai la discussione tra Gesù ed i farisei. Questi ultimi non riescono o non vogliono accettare Gesù come il vero Messia. Certamente riconoscono in Lui un qualcuno di diverso, forse un profeta o un grande maestro. Non riescono però a comprendere a fondo quello che Egli stesso dice. Non assumono il dato definitivo della fede che lo contempla come Figlio di Dio. Vedono le opere che egli realizza e in qualche modo capiscono che vi è qualcosa di buono in tutto ciò che compie eppure non riescono a fare il passo decisivo e non apprezzano tutto il Bene che scaturisce da Gesù. Lo scontro diventa così forte che i Giudei decidono di lapidarlo. In quel clima, diventato così incandescente, il passo dalla decisione all’attuazione pratica si fa veramente breve. Ci vuole tutta la determinazione di Gesù per stemperare gli animi. Egli si allontana allora da loro e si ritira al di là del Giordano, laddove prima battezzava Giovanni. Proprio in questo luogo la presenza di Giovanni il Battista è ancora sentita in modo profondo. Quella parte dei Giudei che ha seguito Gesù si è ricordata infatti delle parole del Battista. “Ecco l’Agnello di Dio”: e credettero in Lui. Per comprendere le sue opere non è stata sufficiente la vista fisica e l’intelligenza umana. La fede è scaturita dalla comprensione, alla luce della sapienza delle profezia, dell’operato dello stesso Gesù. Siamo anche noi invitati a contemplare le opere di Gesù nella fede che nasce dalle Sacre Scritture.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. La vita di ogni uomo è disseminata di tratti di amore che parlano di una presenza vigile paterna-materna. Non è forse un prodigio il nostro esserci? Questo corpo meraviglioso, lo sbocciare del pensiero? Che dire dell’armonia del creato, delle leggi che ne regolano i ritmi, del dinamismo insito nella più infinitesimale particella? Ognuno poi può rintracciare nel proprio vissuto impronte silenziose che parlano di una vicinanza. Appelli ad aprire gli occhi, a non dare tutto per scontato. L’amore, anche quello di Dio, non si ammanta normalmente, di gesti clamorosi eclatanti. Solo il cuore disponibile all’amore sa percepirne il suadente richiamo dietro il rinnovato prodigio di un dono sbriciolato nella quotidianità più umile e nascosta. Oggi ti invito a riflettere per cercare i tanti segni della presenza di Dio nel tuo vissuto. Impara a conoscere questi segni, chiamandoli per nome e rinnovando il tuo grazie per ognuno di essi. Nella preghiera supplica il Signore dicendo: “Signore Gesù, aiutami a vivere presente a te che sei l’eterno presente e fa’ che in ogni istante io colga i segni della tua tenerezza e te ne dia lode. Amen”.

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA