Pensiero del giorno 4 luglio 2023

 

LA TEMPESTA SUL LAGO. E GESU’ DORMIVA…

 

Dopo aver esortato il discepolo a seguirlo, Gesù prese posto sulla barca insieme con gli altri suoi Discepoli.

Era sul far della sera; il lago che popolarmente veniva chiamato, mare era calmo.

Gesù prese posto a poppa della barca, come nota s. Marco, e i Discepoli cominciarono a remare, lasciando la folla sulla riva. A poco a poco si stabilì un grande silenzio; calavano le ombre, e con le ombre cominciarono le prime raffiche di quei venti impetuosi che spesso sollevano paurose tempeste sul lago di Genesaret. Sotto l’impeto del vento le onde cominciarono a sollevarsi e la barca pareva volesse inabissarsi, perché l’acqua penetrava già da ogni parte. Si era al largo, il momento era tragico, la notte si faceva sempre più profonda.

E Gesù dormiva. Perché dormiva e che cos’era questo sonno?

Fisicamente poté essere anche effetto di stanchezza per la giornata passata tutta nel fare del bene, ma misticamente egli dormiva perché la fede dei suoi discepoli era ancora debole. Appariva al di fuori quello che era nell’anima loro, poiché essi, tutti intenti alla barca e alle manovre atte a salvarla, non pensavano che avevano con loro il Signore di tutto.

La loro fede era assonnata ed Egli dormiva. Quella piccola barca, inoltre, rappresentava la Chiesa nei momenti più difficili del suo pellegrinaggio nei quali Gesù sembra quasi che dorma e sia assente nel pericolo, mentre Egli con la prova vuole eccitare la fede nei cuori. Difficilmente le anime si ricordano di Gesù nella calma: occorre l’angustia dei pericoli che sembrano irreparabili perché si sentano spinte a gridare al loro Redentore. I Discepoli, infatti, visto che ormai era invasa dalle onde, lo svegliarono con premura, ed Egli, rimproverata la loro poca fede, si alzò comandò ai flutti, e al mare, e subito si fece una grande calma. Lo stupore invase tutti, e si domandavano fra loro chi fosse mai il loro Maestro, al quale i venti e il mare obbedivano.

Da: Sac Dolindo Ruotolo, I Quattro Vangeli, Apostolato stampa,  pag 228-229

Nelle tempeste della vita non dimentichiamo che Gesù è sulla barca insieme a noi.

SANTA GIORNATA!