Pensiero del giorno 5 dicembre 2025

 

PREGHIERA DEL MATTINO

O Signore Gesù, Figlio di Davide, che sei la luce vera del mondo, ti preghiamo. Fa’ che anche noi, pur nelle nostre cecità spirituali, possiamo gridare con fede il nostro bisogno di Te. Donaci la grazia di credere nella tua onnipotenza e di accettare il tuo tocco risanatore. Che la nostra fede ci apra gli occhi del cuore, per vedere la tua presenza in ogni istante della nostra vita. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre Gesù si allontanava, due ciechi lo seguivano urlando: “Figlio di Davide, abbi pietà di noi”. Entrato in casa, i ciechi gli si accostarono, e Gesù disse loro: “Credete voi che io possa fare questo?”. Gli risposero: “Sì, o Signore!”. Allora toccò loro gli occhi e disse: “Sia fatto a voi secondo la vostra fede”. E si aprirono loro gli occhi. Quindi Gesù li ammonì dicendo: “Badate che nessuno lo sappia!”. Ma essi, appena usciti, ne sparsero la fama in tutta quella regione.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Questo Vangelo ci parla della potenza della fede che si manifesta attraverso un grido sincero. I due ciechi non si rassegnano alla loro condizione; seguono Gesù, superano la folla e non si stancano di chiamarlo “Figlio di Davide”, riconoscendo in Lui il Messia atteso. Il loro grido, “Abbi pietà di noi”, è la preghiera essenziale di ogni credente. Gesù, pur allontanandosi, li lascia avvicinare in casa, creando uno spazio di intimità. Qui pone loro la domanda fondamentale: “Credete voi che io possa fare questo?” Non chiede un’affermazione teorica, ma un atto di fiducia radicale. La loro risposta, “Sì, o Signore!”, è la condizione per il miracolo. La guarigione avviene immediatamente e potentemente attraverso la sua Parola e il suo tocco: “Sia fatto a voi secondo la vostra fede”. La fede non è un semplice sentimento, ma il canale attraverso il quale si manifesta la potenza di Dio. L’ammonimento di Gesù a non divulgare il miracolo è un invito a comprendere il suo Messianismo non in termini sensazionalistici, ma nel segno umile della carità. I due, tuttavia, non riescono a contenere la gioia e la diffondono in tutta la regione. Questo loro “disobbedire” è in realtà un eccesso di zelo e gratitudine, un desiderio impellente di testimoniare ciò che hanno visto e ricevuto.

UNA PROPOSTA PER …“VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. Come i due ciechi, anche noi portiamo con noi delle “cecità” spirituali: a volte non vediamo la presenza di Dio nella nostra vita, non riconosciamo il bene che ci circonda, o siamo ciechi di fronte ai bisogni del prossimo. Il Vangelo di oggi ti invita a fare due cose: Gridare con Fede: Smetti di rassegnarti alla tua cecità. Identifica una tua “cecità” spirituale (una preoccupazione ossessiva, una mancanza di speranza, la difficoltà a perdonare) e, nella preghiera, grida a Gesù: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”. Credere nella Parola: Credi che Gesù possa fare questo. Affidati alla sua Parola, ripetendo nel tuo cuore: “Sia fatto a me secondo la mia fede”. Qual è la “cecità” che vuoi presentare oggi a Gesù per essere risanato dalla sua Parola?

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.