Pensiero del Giorno 6 Gennaio

“Ti adoreranno, Signore, tutti i popoli della terra”

Cari fratelli e sorelle,

 «Rallegratevi nel Signore, esclama S Leone Magno, perché dopo breve intervallo dalla solennità del Natale di Cristo, risplende la festa della sua manifestazione; e colui che in quel giorno la Vergine diede alla luce, in questo giorno è stato riconosciuto dal mondo».

 Lasciamoci illuminare dalle parole di Benedetto XVI:

“Per la Chiesa credente ed orante, i Magi d’Oriente che, sotto la guida della stella, hanno trovato la via verso il presepe di Betlemme sono solo l’inizio di una grande processione che pervade la storia. Per questo, la liturgia legge il Vangelo che parla del cammino dei Magi insieme con le splendide visioni profetiche di Isaia 60 e del Salmo 72, che illustrano con immagini audaci il pellegrinaggio dei popoli verso Gerusalemme. Come i pastori che, quali primi ospiti presso il Bimbo neonato giacente nella mangiatoia, personificano i poveri d’Israele e, in genere, le anime umili che interiormente vivono molto vicino a Gesù, così gli uomini provenienti dall’Oriente personificano il mondo dei popoli, la Chiesa dei gentili – gli uomini che attraverso tutti i secoli si incamminano verso il Bambino di Betlemme, onorano in Lui il Figlio di Dio e si prostrano davanti a Lui. La Chiesa chiama questa festa “Epifania” – l’apparizione, la comparsa del Divino. Se guardiamo il fatto che, fin da quell’inizio, uomini di ogni provenienza, di tutti i Continenti, di tutte le diverse culture e tutti i diversi modi di pensiero e di vita sono stati e sono in cammino verso Cristo, possiamo dire veramente che questo pellegrinaggio e questo incontro con Dio nella figura del Bambino è un’Epifania della bontà di Dio e del suo amore per gli uomini (cfr Tt 3,4). […] Gli uomini che allora partirono verso l’ignoto erano, in ogni caso, uomini dal cuore inquieto. Uomini spinti dalla ricerca inquieta di Dio e della salvezza del mondo. Uomini in attesa, che non si accontentavano del loro reddito assicurato e della loro posizione sociale forse considerevole. Erano alla ricerca della realtà più grande. Erano forse uomini dotti che avevano una grande conoscenza degli astri e probabilmente disponevano anche di una formazione filosofica. Ma non volevano soltanto sapere tante cose. Volevano sapere soprattutto la cosa essenziale. Volevano sapere come si possa riuscire ad essere persona umana. E per questo volevano sapere se Dio esista, dove e come Egli sia. Se Egli si curi di noi e come noi possiamo incontrarlo. Volevano non soltanto sapere. Volevano riconoscere la verità su di noi, e su Dio e il mondo. Il loro pellegrinaggio esteriore era espressione del loro essere interiormente in cammino, dell’interiore pellegrinaggio del loro cuore. Erano uomini che cercavano Dio e, in definitiva, erano in cammino verso di Lui. Erano ricercatori di Dio […]

I Magi hanno seguito la stella, e così sono giunti fino a Gesù, alla grande Luce che illumina ogni uomo che viene in questo mondo (cfr Gv 1,9). Come pellegrini della fede, i Magi sono diventati essi stessi stelle che brillano nel cielo della storia e ci indicano la strada. I santi sono le vere costellazioni di Dio, che illuminano le notti di questo mondo e ci guidano. San Paolo, nella Lettera ai Filippesi, ha detto ai suoi fedeli che devono risplendere come astri nel mondo (cfr 2,15)”.

Santa Messa nella Solennità dell’Epifania del Signore, Omelia del Santo Padre Benedetto XVI, Basilica Vaticana, Domenica, 6 gennaio 2013

Da queste considerazioni luminose possiamo trarre delle riflessioni personali per la nostra vita e il nostro cammino di fede.

* Come i Magi siamo in pellegrinaggio per incontrare Dio, siamo alla ricerca di Lui, anche se in realtà Lui ci viene incontro.

* Siamo in cammino per offrire i nostri doni a Lui che riconosciamo come Dio e Salvatore nostro.

*Lui si lascia incontrare, anzi guida il nostro cammino verso di Lui donandoci una stella da seguire.

*L’incontro con Lui ci trasforma e ci rende stelle che possono guidare gli altri.

Con i Magi prostriamoci e adoriamo!

Santa Solennità!

 

*Settimo giorno della Novena di Memorare