Pensiero del giorno 8 aprile

QUINTO DOLORE

CHE CRISTO BENEDETTO PORTO’ NEL SUO CUORE: PER I SUOI AMATI E CARI DISCEPOLI

Gesù, dopo aver scelto gli apostoli tra molti altri discepoli, nei tre anni di vita comune li trattò con particolare familiarità per istruirli e prepa­rarli alla missione a cui li destinava. Proprio per lo speciale rapporto di amore che intercorse tra Cristo e gli apostoli, Egli provò una sofferenza particolare nel suo cuore prendendo su di sé le sofferenze a cui essi sarebbero andati incontro per testimoniare la sua risurrezione.

“L’altro dolore che accoltellava l’anima mia era la continua memoria del santo collegio degli Apostoli, colonne del cielo e fondamento della mia Chiesa in terra, che io vedevo come sarebbe stato disperso quali pecorelle senza pastore e conoscevo tutte le pene e martirii che avrebbero dovuto patire per me.

Sappi dunque che mai un padre ha amato con tanto cuore i figli né un fratello i fratelli né un maestro i discepoli come io amavo gli Apostoli benedetti, dilettissimi miei figlioli, fratelli e discepoli.

Benché io abbia sempre amato tutte le creature con amore infinito, tuttavia ci fu un particolare amore per quelli che effettivamente vissero con me.

Di conseguenza provai un particolare dolore per loro nella mia afflitta anima. Per essi infatti, più che per me, pronunciai quell’amara parola: ‘La mia anima è triste fino alla morte’, data la grande tenerezza che provavo nel lasciarli senza di me, loro padre e fedele maestro. Ciò mi procurava tanta angustia che questa separazione fisica da loro mi sembrava una seconda morte.

Se si riflettesse attentamente sulle parole dell’ultimo discorso che rivolsi loro, non ci sarebbe un cuore tanto indurito da non commuoversi di fronte a tutte quelle affettuose parole che mi sgorgarono dal cuore, che sembrava scoppiarmi in petto per l’amore che portavo loro.

Aggiungi che vedevo chi sarebbe stato crocifis­so a causa del mio nome, chi decapitato, chi scor­ticato vivo e che comunque tutti avrebbero chiuso l’esistenza per amore mio con vari martirii.

Per poter comprendere quanto questa pena mi fosse pesante, fai questa ipotesi: se tu avessi una persona che ami santamente e alla quale per causa tua e proprio perché l’ami vengano indirizzate parole ingiuriose oppure fatto qualche cosa che le dispiace, oh, come ti farebbe veramente male che proprio tu sia la causa di tale sofferenza per lei che tu ami tanto! Vorresti invece e cercheresti che lei per causa tua potesse avere sempre pace e gioia.

Ora proprio io, figliola mia, diventavo per loro causa non di parole ingiuriose, ma della morte, e non per uno solo ma per tutti. E di questo dolore che provai per loro non ti posso dare altro esem­pio: ti basti quanto ho detto, se vuoi provare com­passione per me”.

I Dolori Mentali di Gesù nella sua Passione

di Santa Camilla Battista da Varano

Santa Giornata!