Pensiero del giorno 9 dicembre 2023

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che il beato Nicola Vescovo onorasti d’innumerevoli miracoli concedi, che per i meriti e preghiere di lui, siamo liberati dal fuoco dell’inferno.  Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù percorreva tutte le città e i villaggi insegnando nelle sinagoghe, predicando il vangelo del Regno e curando ogni malattia e infermità. Vedendo le folle ne sentì compassione, perché erano stanche e sfinite, come pecore senza pastore. Allora disse ai suoi discepoli: “La messe è molta, ma gli operai sono pochi! Pregate dunque il padrone della messe che mandi operai nella sua messe!”. Chiamati a sé i dodici discepoli, diede loro il potere di scacciare gli spiriti immondi e di guarire ogni sorta di malattie e d’infermità. E li mandò con questa ingiunzione: “Rivolgetevi alle pecore perdute della casa d’Israele. E strada facendo, predicate che il regno dei cieli è vicino. Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni. Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”.

UNA RIFLESSIONE PER TE

È commovente questo sguardo di Gesù sulle folle. Egli sente compassione di noi, condivide il nostro travaglio, le nostre pene, ci vede stanchi e sfiniti. Mancano i pastori e il gregge è disperso, vaga senza mèta, senza trovare pascolo. “La messe è molta, ma gli operai sono pochi” eppure molti se ne stanno oziosi sulla piazza, ancora non hanno sentito il richiamo di andare a lavorare nella vigna del Signore. O forse sono come gli invitati alle nozze che accampano scuse di ogni genere per dissertare l’invito. Gesù così ci sollecita: “Pregate dunque il padrone della messe perché mandi operai nella sua messe”. È il Signore che chiama, solo la sua voce divina può convincere i convocati a lasciare tutto per seguirlo. Gesù chiama ancora a sé i pochi che hanno risposto generosamente al suo invito per affidare loro il suo mandato e inviarli nelle strade del mondo, come pastori delle pecore disperse. “Strada facendo” debbono dare a tutti una buona e grande notizia: “Predicate che il regno dei cieli è vicino”. L’annuncio deve essere confermato con segni e prodigi, gli stessi che Gesù va operando per i villaggi e le città della Palestina: “Guarite gli infermi, risuscitate i morti, sanate i lebbrosi, cacciate i demoni”. L’annuncio e l’avvento del regno si manifestano con una novità di vita, come guarigione dai mali dell’anima e del corpo e come una risurrezione. I doni di Dio non hanno prezzo, non possono e non debbono essere mercanteggiati, perciò Gesù avverte i suoi: “Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date”. Anche la gratuità fa parte dei segni che debbono accompagnare l’avvento del Regno, è una dimostrazione visibile della magnanimità di Dio e dell’autenticità dell’annuncio.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. La parola di Gesù è per noi una potente terapia, poiché ci cura dai mali che affliggono noi e tutta l’umanità. Abbiamo molte malattie spirituali che ci fanno soffrire: cecità provocateci dall’orgoglio e dall’autosufficienza, sordità causate da vuotaggini e superficialità, paralisi dovute dall’avidità dell’avere, e potremo continuare in questo pesante elenco. Ma Gesù è pronto a venire in nostro aiuto se siamo vigilanti al suo passaggio con l’ascolto attento della sua parola e con tempi di preghiera per un personale e intimo incontro con Lui. Così ci lasceremo penetrare dalla sua compassione e potremo aiutare a nostra volta chi ci sta accanto, guidandolo all’incontro con Lui e ad accogliere la salvezza. Questo sabato mattina ti invito a lasciarti guarire da Gesù. Permetti a Lui di consolarti e di fare a pezzi tutti i residui di paura che si annidano in te. Ringrazio e benedici il Signore e pregalo con questa invocazione: “Rendimi, Signore, attento alla tua Parola e pronto ad aderirvi con slancio e amore. Amen”.

BUON FINE SETTIMANA, BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.