Pensiero del giorno 9 febbraio 2023

Ave Maria

Preghiera umile e perseverante

Racconta San Marco nel Vangelo della Messa che Gesù andò nella regione di tiro e Sidone con i suoi discepoli. Fu lì che si avvicinò a loro una donna pagana di origine siro- fenicia, appartenente alla popolazione originaria della Palestina. Si gettò ai suoi piedi supplicando la guarigione della figlia, che era posseduta dal demonio. Gesù non diceva nulla, e i discepoli, stanchi dall’insistenza della donna, lo imploravano di esaudirla. Il Signore cerca di spiegare alla donna che il Messia deve farsi conoscere in primo luogo dai giudei, dai figli. E, con una frase difficile da comprendere se non la si immagina accompagnata dalla sua espressione amabile, le dice: «Lascia prima che si sfamino i figli; non è bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». La donna non si sente ferita né umiliata, ma insiste ancora, con profonda umiltà: «Sì, Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». Il Signore, commosso di fronte a una fede così grande, non rimandò oltre il miracolo che gli veniva richiesto, e la congedò così: «Per questa tua parola và, il demonio è uscito da tua figlia». Dio, che resiste ai superbi, dà la sua grazia agli umili, la donna ottenne quanto implorava e si guadagnò il cuore e gli elogi del Maestro.
È l’esempio perfetto per tutti quelli che si stancano di pregare perché pensano di non essere ascoltati. Nella sua preghiera sono presenti tutti i requisiti di cui deve essere corredata ogni petizione: fede, umiltà, perseveranza e fiducia.

Il profondo amore che nutre per la figlia posseduta dal demonio dev’essere piaciuto molto a Cristo. Gli apostoli, forse, si ricordarono di questa donna quando più tardi ascoltarono la parabola della vedova molesta, che ottenne anch’essa quel che voleva per la sua risoluta perseveranza, per la sua insistenza.
San Tommaso insegna che la vera orazione è sempre efficace, poiché Dio che non si volta mai indietro, ha deciso così. E per incoraggiarci a non desistere dal chiedere, il Signore ci ha dimostrato con esempi semplici e chiari, perché lo comprendessimo bene, che sempre e in ogni luogo le nostre preghiere fatte con retta intenzione giungono fino a Lui, che le ascolta: «Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pane, gli darà una pietra? O se gli chiede un pesce, gli darà al posto di un pesce una serpe? […] Quanto più il Padre vostro celeste […].!»
«Dio non ha mai rifiutato né rifiuterà mai alcunché a chi richiede le sue grazie nel modo dovuto. La preghiera è la grande risorsa che abbiamo per uscire dal peccato, perseverare nella grazia, muovere il cuore di Dio e attirare sopra di noi ogni sorta di benedizioni celesti, sia per l’anima sia per quanto attiene alle nostre alle nostre necessità temporali».
Quando chiediamo qualche grazia, dobbiamo pensare che siamo figli di Dio e che Egli è infinitamente più attento a noi che il miglior padre della terra verso il suo figlio più bisognoso.

DA: Parlare con Dio, Vol III, Ed  Ares.

SANTA GIORNATA!

  • Secondo giorno del Triduo in preparazione alla festa di Nostra Signora di LOURDES.

Da ripetere ogni giorno dall’8 al 10 febbraio.

Preghiera

O Vergine Immacolata, Madre di Misericordia, salute degli infermi, rifugio dei peccatori, consolatrice degli afflitti, tu conosci i miei bisogni e le mie sofferenze; degnati di volgere su di me uno sguardo propizio a mio sollievo e conforto. Con l’apparire nella grotta di Lourdes hai voluto che essa divenisse un luogo privilegiato, da dove diffondere le tue grazie, e già molti infelici vi hanno trovato il rimedio alle loro infermità spirituali e corporali. Anch’io vengo pieno di fiducia a implorare i tuoi materni favori; esaudisci, o tenera Madre, la mia umile preghiera e, colmato dei tuoi benefici, mi sforzerò di imitare le tue virtù, per partecipare un giorno alla tua gloria in Paradiso. Amen.

3 Ave Maria

Nostra Signora di Lourdes, prega per noi.

Sia benedetta la Santa e Immacolata Concezione della Beatissima Vergine Maria, Madre di Dio.