Santo Rosario, un Tesoro da Riscoprire

 

La devozione alla Beata Vergine Maria mediante il santo rosario, risale al sec. 13°, quando venne fondato l’Ordine dei Domenicani.

Nel 1212 S. Domenico di Guzman, che durante la sua permanenza a Tolosa, vide la Vergine Maria che gli consegnò il rosario come risposta ad una sua preghiera a Lei rivolta per sapere come avrebbe potuto sconfiggere l’eresia albigese. Fu così che il santo rosario divenne l’orazione più diffusa per contrastare le eresie.

Furono poi i discepoli di San Domenico, primo fra tutti il Beato Alano de la Roche, a diffondere la pratica della recita del rosario, delle 150 ave Maria, con una corona fatta di corda, e chiamata anche Salterio mariano o Vangelo dei poveri. Infatti il rosario rendeva la meditazione della vita di Gesù e di Maria, in modo semplice.

Papa san Pio V°, morto nel 1572, il Papa della Riforma Tridentina, attribuì alla recita del rosario la vittoria delle navi cristiane contro la strapotente flotta islamica a Lepanto il 7 ottobre 1571. Da allora si diffuse la devozione del santo rosario nella cristianità, tutti poterono toccare con mano il potere della Regina Auxilium Cristianorum.

Quando fu data a Papa Pio V°, la notizia della vittoria di Lepanto, egli non fu tanto sorpreso perché lo aveva profetizzato aprendo la finestra e proclamando la vittoria dei cristiani sui turchi. I fedeli cristiani avevano infatti chiesto l’aiuto a Maria attraverso il rosario.

I reduci della guerra, perciò, tornando a casa vittoriosi, passarono da Loreto a ringraziare la Madonna.

I Pontefici sono stati grandi cultori della sacra corona del rosario. Anche i pontefici del sec. 20° sono stati devoti del santo rosario, due tra tutti, Pio XII° e San Giovanni Paolo II°.  Ma anche Papa Giovanni Paolo I° aveva una grande devozione al rosario. Egli faceva l’esempio di Naaman, che non credeva alla guarigione immergendosi semplicemente nell’acqua del Giordano. Egli diceva anche che più si prega Maria e più cresce uno sguardo d’amore verso di Lei. Una preghiera ripetitiva ma che richiama alla devozione le anime umili e semplici.

Il Papa del santo rosario per eccellenza è però Leone XIII°, morto nel 1903, il quale scrisse 13 lettere sul rosario.

Egli afferma che solo la Madonna è stata l’ideatrice del rosario, perché solo una Madre può avere questa attenzione a tutte le necessità dei propri figli. A lui si deve anche il titolo di Regina Sacratissimi Rosarii aggiunto nelle litanie lauretane nel 1883.

Il santo rosario nel Magistero è quindi presente, e nell’ultima Lettera Apostolica, Rosarium Virginum Mariae, datata 16 ottobre 2002, scritta da san Giovanni Paolo II°, presenta i fondamenti teologici e spunti spirituali per un modo fruttuoso di pregarla. Con questa Lettera il Papa aggiungeva il Misteri della Luce, con i momenti più significativi della vita di Gesù, dal Battesimo all’Istituzione della Santa Eucaristia. Inoltre, san Giovanni Paolo II°, presenta il rosario come itinerario di contemplazione dei misteri di Gesù e di Maria, preghiera per la pace e la famiglia, scuola di preghiera e di fede, compendio del Vangelo.

Il Papa in questa Lettera afferma anche come il rosario può essere una preghiera popolare ma anche di grande profondità teologica per chi avverte l’esigenza per una contemplazione più matura.

Si coglie perciò l’universalità del rosario che ne fa una preghiera per tutta la Chiesa. Per il Papa il rosario è la Via Mariana per arrivare a Gesù, che fa maturare nella spiritualità. Una via anche di assimilazione amorosa al vangelo, dice ancora Papa Giovanni Paolo II°, una preghiera dell’estasi di amore per chi non si stanca di pregarlo. (Rosarium Virginis Mariae, II°-N° 26).

Se si guarda in modo superficiale si potrebbe pensare al rosario come una preghiera arida e noiosa. Ma occorre considerare l’amore di una persona che non si stanca di tornare alla persona amata con effusioni pur simili ma sempre nuove per il sentimento che la pervade. 

Dobbiamo perciò non pensare al rosario come qualcosa di ripetitivo e arido ma un mezzo privilegiato di espressione di amore, e quel ripetere il nome di Maria diventa supplica amorosa di fronte al Suo trono.

La Vergine Santa ci faccia comprendere, in questo mese dedicato al rosario, il potere e la bellezza di questa preghiera che ci è stata donata per la nostra santificazione e di tutto il genere umano.

Audioconferenza di fra Pietro M Pedalino