XI Incontro

11. LA CONSACRAZIONE E L’APOSTOLATO

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Quando ci si apre con generosità a Dio si ricevono grandi grazie e lo Spirito Santo che è il grande Maestro interiore ci guida nella nostra vita e nelle nostre intenzioni.

APOSTOLATO DEL CONSACRATO A MARIA

San Massimiliano Kolbe per primo ha capito che la consacrazione rappresenta una vocazione all’apostolato fervente, zelante e universale che viene in modo particolare dalla Madonna. Dio, attraverso la Santa Vergine Immacolata, cerca dei collaboratori per portare a termine la sua opera di salvezza. L’esigenza di strappare anime a satana è una esigenza imprescindibile in questi tempi.  Nella lettera ai Colossesi san Paolo afferma: “completo nella mia carne ciò che manca ai patimenti di Cristo“. Ai patimenti di Cristo non manca nulla in senso oggettivo in quanto l’opera di redenzione da Lui compiuta è stata perfetta e allora cosa manca? Manca che questi meriti siano applicati alle anime in modo individuale. Dunque qui entra in gioco ciascuno di noi, attraverso i propri meriti, opere buone compiute in stato di grazia, sacrifici, opere di misericordia spirituali e corporali etc.; tutte opere meritorie che hanno un valore satisfattorio per espiare le colpe ed i peccati ed un valore impetratorio per ottenere grazie di conversione e di salvezza e di ogni specie. Proprio in questo senso si colloca la necessità che i consacrati a Maria stiano in prima linea pronti ai comandi di Dio, pronti ai comandi della Grande Condottiera – come chiamava la Madonna san Massimiliano – per strappare tante anime dall’inferno. Questo è il fine generale, l’ideale apostolico che deve concretizzarsi in tanti modi differenti, a secondo delle capacità, delle circostanze, delle condizioni di ciascuno; ma ognuno deve fare la sua parte con generosità. L’elemento più caratterizzante e decisivo dell’apostolato è la marianità; il fatto che sia proprio un consacrato a Maria ad entrare in questa dimensione apostolica si porta dietro tutto il suo bagaglio di formazione mariana. Che cosa significa praticamente tutto questo? Il consacrato a Maria più che portare l’Immacolata alle anime potremmo dire che è lui stesso portato dall’Immacolata Mediatrice; è proprio Lei che anima, sostiene, rafforza, conforta il consacrato nella sua azione apostolica. Essa avrà, sì carattere mariano ma tutto ciò che il consacrato opera per il bene e la salvezza delle anime lo fa proprio in qualità di consacrato mariano. È per questo che nel consacrato a Maria entra in gioco in modo determinante l’azione della Madonna (marianità).

Pio XII nella enciclica ” Ad Caeli Reginam” parlava di una inesauribile influenza della regalità di Maria, come mediatrice. Si tratta dunque di una mediazione regale e quanto più è stretto il legame con Lei quanto più l’azione apostolica è sostenuta e guidata dalla mediatrice di tutte le grazie. Inoltre va ricordato che in quanto consacrati a Maria abbiamo una marcia in più anche a livello psicologico nel senso che c’è una forza suggestiva. Quando parla una madre, quando entra in gioco una madre, che sia terrena e a maggior ragione la Madre spirituale e celeste, c’è sempre un elemento di dolcezza e di facilità nell’accoglienza del messaggio che si vuole dare. Questo non significa che c’è sempre l’adesione da parte di ciascuna donna e ciascun uomo, perché Dio non toglie mai la libertà all’uomo. Ogni donna e ogni uomo può sempre accettare o rifiutare i beni spirituali soprannaturali ma l’azione spirituale di Maria nella vita di ogni consacrato resta comunque un grande aiuto. IL VALORE PSICOLOGICO DELLA PRESENZA FEMMINILE COLTA IN QUELLA MATERNITA’ è l’aspetto più dolce e delicato che riguarda la vita dell’uomo. Tutti noi abbiamo avuto una madre che ci ha messi al mondo, curati, protetti, svezzati. Solo chi non è sensibile a questo valore della maternità non potrà cogliere e apprezzare il valore della consacrazione a Maria, il suo cuore sarà davvero un cuore di pietra. Semplicemente il presentarsi agli altri come consacrati a Maria sarà come un bigliettino da visita che aprirà i cuori di tutti, in particolare nei confronti di battezzati non più praticanti. Ad eccezione di casi particolari come ad esempio i protestanti che per principio rifiutano e disprezzano questa devozione alla Madre di Cristo. Fra Pietro dice che per sua esperienza personale il consacrato a Maria proprio in quanto tale trova una buona accoglienza tra i battezzati non praticanti. L’ALTRO VALORE È QUELLO TEOLOGICO. Ci sono delle verità di fede legate alla Madonna: Lei è la mediatrice, Lei è la corredentrice e la Madre spirituale dell’umanità. Queste verità non rimangono solo nell’ambito della dottrina della fede, nell’ambito della teoria ma ogni verità di fede è vitale e si trasforma in vita pratica ed in un suo contenuto esistenziale. Quindi avere a supporto questa maternità spirituale, questa mediazione, quest’azione corredentrice di Maria facilita grandemente l’azione apostolica e promette frutti maturi sicuramente più maturi di chi non ha questa consacrazione. In forza di questa maternità ed in forza di questa mediazione universale della Madonna è chiaro che la dinamica dell’apostolato mariano deve svolgersi ed estendersi a tutta l’area di azione della Chiesa, cioè a tutto il pianeta terra, secondo il piano di salvezza di Dio. [Questo è un discorso generale sull’apostolato, fra Pietro ci indicherà le modalità concrete per svolgere questo apostolato].

È necessario comprendere il significato profondo dell’essere consacrato a Maria e dell’apostolato che deriva da questa consacrazione. Non si tratta semplicemente di accettare la missione di collaborare alla salvezza delle anime. Ogni consacrato avrà nel suo cuore lo zelo di questa missione al punto di ardere dal desiderio di salvare le anime. Ogni apostolato si muove semplicemente se dietro vi è questa energia spirituale, questa forza, questa immensa carità che si attinge dall’unione con Dio e con la Madonna e che ci porta a lavorare per la salvezza delle anime. Come si fa? Con ogni mezzo! Come diceva san Massimiliano: “bisogna andare all’offensiva” cioè bisogna fare tutto il possibile, il massimo. Va anche sottolineata l’importanza di una certa specializzazione di questo apostolato: se si vuole raggiungere obiettivi ambiziosi è meglio prendere degli impegni che più sono adatti alle proprie capacità e consoni agli ambiti in cui viviamo e lavoriamo, quindi attinenti al nostro stato. Per mezzo delle nostre capacità e in quei determinati ambiti in cui viviamo di certo potremo ottenere risultati migliori. Bisogna avere delle idee chiare sul proprio apostolato non si chiede di fare tutto ma di fare al meglio ciò di cui si è capaci. Nella misura della fedeltà alla missione sta la santificazione, quando ci si specializza in un certo apostolato si comprende che tale apostolato non solo fa bene alle anime ma fa bene anche a sé stessi perché diventiamo un membro di un grande corpo nell’ambito e con il ruolo che sono più consoni alla nostra vocazione. In questo modo tutto l’insieme funziona meglio. Se si riesce ad organizzarsi in piccoli gruppi ancora meglio, ma non è sempre possibile. L’ardore apostolico di cui stiamo parlando lo vediamo in maniera meravigliosa in san Massimiliano: “Bisogna introdurre l’Immacolata nel cuore degli uomini affinché Ella innalzi in essi il trono del Figlio Suo e li conduca alla conoscenza e li infiammi dell’amore del Suo sacratissimo Cuore”. San Massimiliano voleva far entrare l’Immacolata in ogni realtà sociale, la famiglia, la scuola, gli ospedali, le fabbriche, i ministeri, le università ed in ogni ambiente di studio, di lavoro o ricreativo, QUESTA È UNA STUPENDA VISIONE UNIVERSALISTICA CHE SI OPPONE ALLA PRIVATIZZAZIONE DEL FATTO RELIGIOSO. La dimensione privata della fede confina la fede nella sfera dell’intimo, del privato del fedele e nega la necessità dell’apostolato. Il concetto della religione vista come un fatto privato può riassumersi in questa frase: “Se tu credi in Dio va bene, ma tienitelo per te, non dare fastidio agli altri!” purtroppo questa mentalità laicista, completamente antievangelica è qualcosa di profondamente radicato da decenni nel nostro modo di vivere la fede nell’occidente. Sempre con questo timore che fare apostolato possa violare la libertà altrui, si è praticamente entrati in una prospettiva di fede veramente anti-apostolica. Questa missione Kolbiana dell’apostolato invece è veramente un farmaco rigenerante per riadattare i nostri spiriti ed i nostri modi di pensare alla volontà del Signore, della Madonna e di quello che la Chiesa ha sempre insegnato e praticato: diffondere il vangelo in ogni angolo della terra ad ogni uomo ed ogni donna.

L’apostolato esterno è rivolto a convertire le anime è dunque un frutto puramente spirituale, solo Dio ha il potere di convertire le anime, SAN MASSIMILIANO ERA CONVINTO CHE PER SVOLGERE IN MODO FRUTTUOSO, FECONDO E CON SUCCESSO L’ATTIVITA’ DI APOSTOLATO E’ NECESSARIA LA STRETTA UNIONE CON L’IMMACOLATA: “Chi diviene proprietà di Lei in modo sempre più perfetto, eserciterà una influenza sempre maggiore nell’ambiente che lo circonda e stimolerà gli altri alla conversione e alla conoscenza sempre più perfettamente dell’Immacolata ad avvicinarsi sempre di più a Lei totalmente fino a identificarsi con Lei stessa. “Su questo fondamento di una sempre più forte unione con la Madonna ci s’impegna nell’apostolato attivo servendosi di tutti i mezzi leciti. Questa era la condizione che poneva san Massimiliano: tutti i mezzi necessari nessuno escluso purché siano leciti e non siano illeciti.  Esempio: internet è un mezzo lecito? In sé stesso internet è lecito, il consacrato può utilizzarlo per il suo apostolato per la salvezza delle anime? Certo che può e nelle possibilità di ciascuno lo si deve usare. L’USO DEI MEZZI DIPENDE SIA DALLA POSSIBILITA’ DI UTILIZZO DEI MEZZI DA PARTE DEL CONSACRATO SIA DALLA CAPACITA’ DI UTILIZZO DEL MEZZO DA PARTE DEL CONSACRATO ED INFINE DALLA EFFICACIA DEL MEZZO. I social quali ad esempio You Tube, Facebook etc. raggiungono molte persone pertanto dobbiamo darci da fare noi che abbiamo il meglio da dare dobbiamo essere i primi ad usare questi mezzi. I TEMPI CAMBIANO MA NON CAMBIANO I VALORI, LE VERITA’ DI FEDE, CIO’ CHE È BENE E CIO’ CHE È MALE CAMBIANO SOLO LE STRUTTURE SOCIALI. Non tutti riescono ad aprire un sito internet però Whatss App è un mezzo  utile per diffondere tanti messaggi a tante persone con sforzo minimo. L’attitudine di desiderare di fare e di ingegnarsi per svolgere al meglio il nostro apostolato è un aspetto fondamentale e necessario. Se pensiamo all’idea di apostolato di san Massimiliano che riteneva che L’APOSTOLATO ATTIVO E PUGNACE, DEVE PARTIRE ALL’ OFFENSIVA e non può certo accontentarsi solo della custodia dei beni che abbiamo anche perché questi ci vengono strappati giorno dopo giorno per la nostra inettitudine. Proprio perché questi beni ci sono stati sottratti dai nemici non si può stare sulla difensiva e bisogna tornare a recuperare ciò che ci è stato sottratto come  diceva san Massimiliano : “Noi siamo per l’offensiva, difendere la religione per noi è troppo poco ma si deve uscire dalla fortezza e fiduciosi della nostra Duce andiamo fra i nemici e facciamo la caccia ai cuori per conquistarli all’Immacolata, ogni cuore che batte sulla terra e batterà sino alla fine del mondo deve essere preda del cuore Immacolato di Maria. Ecco il nostro scopo e questo…il più presto possibile!”.

L’APOSTOLATO DEI CONSACRATI A MARIA È UN APOSTOLATO MILITANTE CON AZIONE STRATEGICA LADDOVE POSSIBILE, CAPILLARE O DI MASSA SECONDO LE NECESSITA’ PIU’ URGENTI O LE UTILITA’ DEL MOMENTO. Fa leva sul singolo che a livello personale con tutti i mezzi possibili può fare non poco e può anche organizzarsi in gruppi o associazioni per svolgere l’apostolato. Ad esempio: scrivendo libri, organizzando conferenze, ritiri spirituali di tipo mariano. C’è anche questo orizzonte ampio, il regno di satana è sempre all’attacco e dunque come diceva san Massimiliano: DIAMOCI DA FARE C’E’ UNA GUERRA SPIRITUALE IN ATTO; “di fronte agli attacchi tanto duri dei nemici della Chiesa è lecito soltanto lamentarsi? No, affatto, ricordiamoci che nel giudizio di Dio renderemo conto non solo delle azioni ma soprattutto delle omissioni, ovvero, di quelle azioni buone che avremmo potuto fare ma in realtà abbiamo trascurato. Su ciascuno di noi pesa il dovere di metterci in trincea e di respingere gli attacchi del nemico con il nostro stesso petto”. San Massimiliano era consapevole di trovarsi in un campo di battaglia spirituale che sicuramente non è meno duro di una guerra materiale vera e propria in quanto dobbiamo fronteggiare i principati e le potestà di cui parla san Paolo nella lettera agli Efesini. È necessario dunque indossare una armatura spirituale ed essere ben equipaggiati perché i nemici sono forti ed anche se all’apparenza ci sembra di confrontarci solo con esseri umani, in realtà ci tocca affrontare attività soprannaturali e preternaturali angeliche invisibili che avvolgono la sfera dell’umano. Quindi tutto il male che accade nel mondo accade a causa di queste presenze malefiche dei principati delle tenebre che sono sempre al lavoro. È una guerra dura e questo linguaggio di san Massimiliano è attualissimo. Addirittura questo forse vale ancora di più per noi che per lui, perché oggi ci troviamo in una situazione ancora peggiore. Mettiamoci all’opera, Dio lo vuole! La grazia ci sarà data a livello di ispirazioni, suggerimenti e illuminazioni su cosa fare. Dobbiamo nutrire questo spirito attivo e militante spirito che arriva a farci gridare -Come diceva san Massimiliano: “Concedimi Immacolata di far giungere a Te il mondo intero!”. La riflessione è di dovere: se questa deve essere la bandiera, il motto del consacrato che deve starci sempre davanti, quale deve essere il fuoco interiore che brucia? Come si potrebbe aspirare a ciò se non con quell’amore folle che consuma l’anima? E se ci sarà questo amore bruciante ci sarà tutto. Perché come amava ripetere san Massimiliano L’ AMORE CREA!  La Madonna è capace di prendere possesso delle nostre vite e di farci fare cose che neppure noi possiamo immaginare come superare ostacoli insormontabili. E soprattutto oggi, in mezzo alle fatiche della crescita spirituale e dell’apostolato, negli ambienti scristianizzati-per non dire satanici- attuali, la Madonna è capace di riempire la nostra anima di una grande gioia e di un tale vigore che non si vorrebbe mai tornare indietro; mai si vorrebbe barattare il proprio impegno nella consacrazione con una vita mediocre, comoda. Però tutto questo interviene solo se si fa sul serio con la nostra consacrazione diversamente non si riesce ad entrare in queste dimensioni. Il problema è che non aspiriamo ad un bene ottimo, ci accontentiamo delle mezze misure che ci tarpano le ali e sono un surrogato della felicità e del vero bene, che invece si ottiene solo con l’essere generosi con Dio. La consacrazione ci dà questa possibilità di essere generosi con la Madonna e con le anime, la consacrazione vissuta davvero bene rende grandi benefattori dell’umanità in un senso che molti, per via dei tempi, non sono in grado di comprendere, ma ce ne ringrazieranno in Paradiso.

FIORETTO:

– Fare opera di diffusione di un pensiero della Madonna;

– distribuire una medaglia, un rosario, dare un messaggio di speranza con l’augurio di ogni bene e grazia celeste.