Pensiero del giorno 11 novembre 2023

 

SABATO 11 NOVEMBRE – S. MARTINO, VESCOVO E CONFESSORE

PREGHIERA DEL MATTINO

O Dio, che vedi non poter noi mantenerci colle nostre forze: concedi benigno, che, per intercessione del tuo beato Confessore e Pontefice Martino, siamo fortificati contro ogni avversità. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: “Procuratevi amici con la iniqua ricchezza, perché quand’essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne. Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto; e chi è disonesto nel poco, è disonesto anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella iniqua ricchezza, chi vi affiderà quella vera? E se non siete stati fedeli nella ricchezza altrui, chi vi darà la vostra? Nessun servo può servire a due padroni: o odierà l’uno e amerà l’altro oppure si affezionerà all’uno e disprezzerà l’altro. Non potete servire a Dio e a mammona”. I farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui. Egli disse: “Voi vi ritenete giusti davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori: ciò che è esaltato fra gli uomini è cosa detestabile davanti a Dio”.

UNA RIFLESSIONE PER TE

La vera interpretazione della parabola dell’amministratore disonesto si legge oggi. Gesù esorta “a procurarsi amici con la disonesta ricchezza, perché quand’essa verrà a mancare, vi accolgano nelle dimore eterne”. Se quell’amministratore ha cercato di assicurarsi un avvenire tranquillo, procurandosi amici con la frode, a maggior ragione i discepoli di Gesù debbono essere scaltri, e prepararsi una degna accoglienza nel Regno dei cieli, dato che alla morte la ricchezza non potrà essere più d’aiuto. Il che significa servirsi ora delle ricchezze per il bene di altri uomini. “Chi è fedele nel poco, è fedele anche nel molto. Se dunque non siete stati fedeli nella disonesta ricchezza, chi vi affiderà quella vera?” Dio ci ha affidato il poco, cioè i beni della terra. Dobbiamo essere buoni amministratori di questo deposito, secondo la volontà del suo padrone, usandolo non solo a nostro profitto, ma anche al servizio degli altri. Allora Dio ci affiderà la ricchezza vera: il Regno. Gesù enuncia un’altra verità: “Non potete servire a Dio e a mammona”. E’ un’alternativa inconciliabile. Dobbiamo scegliere o il regno di Dio e la sua giustizia o il denaro e la sua ingiustizia, “perché dov’è il nostro tesoro, lì sarà anche il nostro cuore”. Alla fine del testo evangelico odierno è detto che “i farisei, che erano attaccati al denaro, ascoltavano tutte queste cose e si beffavano di lui”. Il credente sa che il Cristo salva non con mammona e il potere, ma con la povertà e la povertà della sua croce. Per questo da ricco che era si fece povero per arricchire noi con la sua povertà, e fu crocifisso per la sua debolezza.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buon fine settimana. La fede in Dio si gioca nella fedeltà a tutti i beni che Egli ci ha affidato: “affidato” ci riporta a qualcosa non di proprietà, di possesso. La fedeltà è sempre fedeltà al fine, non ai mezzi e la vera saggezza è riuscire a vivere sapendo che tutto ciò che abbiamo e di cui godiamo è dono per entrare in comunione con il Padre e con i fratelli. Questa mattina ti invito a riflettere sull’espressione di Gesù: “dove sta il tuo tesoro, sta il tuo cuore”. Rifletti: dove è ancorato il tuo cuore? Nella preghiera, rivolgi al Signore la tua supplica dicendo: “Signore, il mio cuore spesso è diviso perché schiavo di molti padroni. Donami la forza e il coraggio di scegliere ciò che è essenziale per la mia gioia e quella dei miei fratelli e sorelle. Amen”.

Don Mario

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.