Pensiero del giorno 18 dicembre 2023
TERZO GIORNO della Novena
San Bernardo – Primo sermone nella vigilia del Natale del Signore
Sull’annuncio della nascita del Signore:
Gesù Cristo, figlio di Dio,
nasce in Betlemme di Giuda.
Gloria che è toccata a Betlemme.
Gesù Cristo Figlio di Dio nasce in Betlemme di Giuda. E guarda che condiscendenza: non in Gerusalemme città regale, ma in Betlemme che è la più piccola tra le principali città di Giuda. O Betlemme, piccola ma ormai resa grande dal Signore ti ha reso grande colui che in te sì è fatto piccolo da grande che era! Rallegrati, Betlemme […].
Ci dice come vuol essere accolto…
Per quanto ci riguarda noi dobbiamo imparare da questo in che modo vuole essere accolto lui che ha voluto nascere a Betlemme. C’era forse chi pensava che si sarebbero dovuti cercare eccelsi palazzi, perché il re della gloria fosse accolto con gloria; ma non per questo è venuto da quelle sedi regali. Nella sua sinistra (ci sono) ricchezze e gloria, e nella sua destra lunga durata di vita. Di tutte queste cose c’era nei cieli una eterna sovrabbondanza, ma tra di esse non si trovava la povertà. Sulla terra invece questa specie era presente in modo sovrabbondante e l’uomo non conosceva il suo valore. Perciò il Figlio di Dio discese desiderando proprio questa povertà per sceglierla, per renderla preziosa anche per noi con la sua stima. Adorna il tuo talamo, Sion ma con l’umiltà, ma con la povertà. Di questi panni si compiace; te lo testimonia Maria, ama essere avvolto in queste fasce di seta. Sacrifica al tuo Dio le abominazioni degli Egiziani.
Con il pane della Parola, e la confessione della fede.
Considera infine che nasce in Betlemme di Giuda e fa attenzione a come tu possa essere nella stessa situazione di Betlemme di Giuda, e allora non disdegnerà di essere accolto da te. Betlemme significa “casa del pane”, Giuda suona come “confessione”. Tu dunque se ricolmi la tua anima con il nutrimento della Parola di Dio, e se con fedeltà, anche se non con tutta la devozione che ci vorrebbe, ma certamente con quanta devozione puoi, accogli quel pane che discende dal cielo e dà la vita al mondo, cioè il corpo del Signore Gesù, perché quella nuova carne di risurrezione ristori e sostenga il vecchio otre del tuo corpo, in modo che, rinforzato da questo mastice possa contenere il vino nuovo che vi è dentro, se infine vivi di fede, e in nessun modo ci si deve lamentare perché ti sei dimenticato di mangiare il tuo pane, sei diventato Betlemme, degno certamente di accogliere il Signore, se però non manca la confessione. Sia allora Giuda la tua santificazione, vestiti di confessione e di bellezza, che è la veste che più di ogni altra Cristo gradisce nei suoi ministri. Infine l’apostolo ti raccomanda brevemente l’una e l’altra cosa dicendo: con il cuore si crede per la giustizia con la bocca si confessa la fede per la salvezza. Perché se con la giustizia nel cuore c’è pane nella casa, la giustizia è pace e beati quelli che hanno fame di giustizia, perché saranno saziati. Sia dunque nel cuore la giustizia, e la giustizia che viene dalla fede. Questa sola trova gloria presso Dio. Sia anche sulla bocca la confessione di fede per la salvezza e ormai sicuro accogli colui che nasce in Betlemme di Giuda, Gesù Cristo, Figlio di Dio.
Preghiere delle Novena
Preghiera a Maria e Giuseppe
Maria santissima, madre di Gesù e madre
nostra, glorioso patriarca san Giuseppe, padre
putativo di Gesù, accompagnateci in
questa novena che desideriamo fare in vostra
compagnia perché sia gradita a Gesù e
giovi al bene delle anime.
Aiutateci a preparare tutto l’occorrente per
il prossimo Natale del Verbo incarnato nella
grotta di Betlemme. Egli desidera trovare
cuori che lo accolgano, che lo custodiscano,
lo riscaldino e lo confortino.
Oggi pensiamo di preparare il guancialino,
fatto di lana purissima di agnelli senza macchia.
Amen.
Promessa a Gesù bambino
O dolcissimo bambino Gesù, che per amor
nostro volesti nascere povero, misero, privo
di tutto, esposto al freddo e a tutti i patimenti,
desideriamo preparare tutto ciò che
può confortarti e consolarti nel tuo Natale,
mediante l’esercizio delle virtù cristiane.
Oggi, con l’aiuto della tua grazia, ci impegniamo
a preparare il guanciale. Per questo
promettiamo di recitare la preghiera di riparazione
alle offese ricevute dal tuo Cuore
(vedi sotto) e fare una visita al Ss.mo Sacramento.
O Spirito Santo, aiutaci a preparare questo
dono per il prossimo Natale, ma soprattutto
rinnovaci nell’intimo del cuore. Amen
Preghiera al Santo del giorno
O glorioso san Simeone, che prima di morire
avesti la gioia di vedere il bambino Gesù
e prenderlo tra le braccia benedicendo Dio,
aiutaci a prepararci degnamente al santo
Natale, perché Gesù rinasca nei nostri cuori
con la sua grazia, col suo amore e con la sua
divina presenza regni in tutti noi. Amen.
Pater, Ave e Gloria
Invocazione del giorno
O Sapienza,
vieni a insegnare la via della prudenza!
Atto di riparazione al Cuore di Gesù
Gesù dolcissimo, il cui immenso amore per gli
uomini viene ripagato di oblìo, di trascuratezza,
di disprezzo, ecco che noi prostrati dinanzi al
tuo altare intendiamo riparare una così indegna
freddezza e le ingiurie con le quali da ogni parte
viene ferito dagli uomini l’amantissimo tuo
Cuore.
Ricordando però che noi pure ci macchiammo
di tanta indegnità e provandone vivissimo dolore,
imploriamo anzitutto per noi la tua misericordia,
pronti a riparare con volontaria espiazione,
non solo i peccati commessi da noi, ma
anche quelli di coloro che errando lontano dalla
via della salute, o ricusano di seguire Te come
pastore e guida ostinandosi nella loro infedeltà,
o calpestando le promesse del Battesimo hanno
scosso il soavissimo giogo della tua legge.
E mentre intendiamo espiare tutto il cumulo di
sì deplorevoli delitti, proponiamo di ripararli
ciascuno in particolare: l’immodestia e le brutture
della vita e dell’abbigliamento, le tante insidie
tese alle anime innocenti, la profanazione
dei giorni festivi, le ingiurie contro Te e i tuoi
Santi, gli insulti lanciati contro il tuo Vicario e
l’ordine sacerdotale, le negligenze e gli orribili
sacrilegi con cui si profana il Sacramento dell’amore
divino, e infine le colpe pubbliche delle
nazioni che osteggiano i diritti e il magistero
della Chiesa da Te fondata.
Oh! potessimo noi lavare col nostro sangue
questi affronti! Intanto, come riparazione dell’onore
divino conculcato, noi Ti presentiamo –
accompagnandola con le espiazioni della Vergine
Tua Madre, di tutti i Santi e delle anime
pie – quella soddisfazione che Tu stesso offristi
sulla croce al Padre e che ogni giorno rinnovi
sugli altari: promettendo di voler riparare,
per quanto sarà in noi e con l’aiuto della tua
grazia, i peccati commessi da noi e dagli altri e
l’indifferenza verso sì grande amore con la fermezza
della fede, l’innocenza della vita, l’osservanza
perfetta della legge evangelica specialmente
della carità, e d’impedire inoltre con tutte
le nostre forze le ingiurie contro di Te, e di attrarre
quanti più potremo al tuo sèguito.
Accogli, Te ne preghiamo, o benignissimo Gesù,
per intercessione della Beata Vergine Maria Riparatrice,
questo volontario ossequio di riparazione,
e conservaci fedelissimi nella tua ubbidienza
e nel tuo servizio fino alla morte col gran
dono della perseveranza, mercé il quale possiamo
tutti un giorno pervenire a quella patria, dove
Tu col Padre e con lo Spirito Santo vivi e regni,
Dio, per tutti i secoli dei secoli. Così sia.
Pio XI
Fonte: Sant’Annibale Maria Di Francia, Novena di Natale, Curia Generalizia dei Rogazionisti – Roma
SANTA GIORNATA!