Pensiero del giorno 30 novembre

Novena all’Immacolata 

di San Francesco Antonio Fasani

II° GIORNO (30 novembre)

Juncturae femorum tuorum sicut monilia, quae fabricatae sunt manu artificis.

(Cantico VII, I)

Le giunture dei tuoi fianchi (son) come monili lavorati per mano d’artefice.

  1. punto

Considera, o anima, come Maria dal primo istante di sua vita fu tutta un essere ordinatissimo e perfettissimo, in cui la natura e la grazia si armonizzarono insieme, e lo spirito e la carne, le parti superiori e le inferiori andarono sì bene congiunte con la giustizia originale, che furono giunture mirabili, come di collane preziose, lavorate dalla mano medesima dell’Onnipotente Artefice. E quella rettitudine, onde fu ricolma Maria, fin dal suo Concepimento senza neo di colpa originale, fu serbata sempre illesa e intatta senza la minima macchia di colpa attuale.

O Vergine eccelsa, beatissima Voi che foste sempre sì giusta e sì retta! E tu, o anima che mediti, manchevole già per la colpa originale, ancora più ti macchiasti di tanti peccati attuali!… Ahimè! quanto hai trascurato dell’osservanza alla divina legge!… quanti precetti trasgrediti… quanti comandamenti negletti… Vedi come accanita è la lotta che si combatte in te stessa…. come il senso esce fuori della ragione…, come la carne si ribella alle leggi dello spirito!…

O Maria, nobile esempio di perfezione, siate per me luce e guida, affinché io mi conduca rettamente per la via del Cielo.

  1. punto

Considera, come Maria dall’istante della sua Immacolata Concezione, camminò sì rettamente da non declinare nemmeno in minima colpa veniale, né nelle cose prospere, né nelle avverse. E quantunque in quell’istante sublime avesse il dono della piena cognizione, come la creatura più favorita da Dio, privilegiata dalla colpa comune, arricchita di tutti i doni celesti, non pertanto, vedendosi cotanto gloriosa, se ne invanì in qualche modo; ma, tutta umile, magnificava l’Altissimo nelle sue misericordie. O anima, che cosa vuol dire tanta vanità e leggerezza del tuo cuore?…

Se Dio ti favorisce co’ beni di natura o di fortuna o di grazia, subito il vento della vana gloria ti solleva, senza riflettere né al profondo del tuo nulla, né alle miserie del tuo niente, né alla bontà del tuo Dio. Quis te discernit?… Sei ricca; chi ti distingue dall’uomo povero?… Dio. Sei sapiente; chi ti distingue dall’ignorante?… Dio. Sei santa; chi ti distingue dal peccatore?… Dio. Dunque, o anima, quid habes quod non accepisti? “che cosa hai che non abbi ricevuta?…”. E se l’hai ricevuta, perché ti glorii, come se non l’avessi ricevuta?

O Maria, gloriosissima e fortissima Donna, infondete Voi nel mio spirito dell’umiltà per accogliere tutto da Dio e, nelle prosperità, non disprezzare alcuno e magnificare le misericordie del Signore.

  1. punto

Considera, come Maria nemmeno declinò nelle cose avverse. In quel primo istante in cui ebbe principio la Sua vita, Ella fè di se stessa un totale sacrificio a Dio, offerendosi, da quel punto, di patire qualsivoglia avversità che le potesse accadere, come aviatrice nell’esilio di questo mondo; e tutto poscia Ella accettò con allegrezza del suo spirito, stimandolo quali grazie e favori del Donator celeste per uniformarsi interamente al divino beneplacito.

O Maria, beatissima Voi, che senza colpa alcuna vi sacrificaste così lietamente alle pene! E, tu, anima che mediti, sei così molle e delicata, che ogni minimo male t’infrange; una parola leggiera ti altera, qualsivoglia piccola tribolazione ti conturba… Vorresti tutte le cose a tuo genio… che la volontà di Dio facesse a tuo modo… Ma stolta che sei! Dio governa il mondo, Dio dispone tutto; e quel che Dio fa è adorabile. Perché, dunque, non ricevertelo con pazienza? perché non conformarti totalmente al suo divino volere? Poni mente, al contrario, alle tue innumerabili colpe per accettarne con rassegnazione le pene…

O Maria, Signora e Madre di misericordia, riguardate me, miserabile peccatore e degnatevi, per pietà, farmi intraprendere il retto cammino della patria beata!

 Preghiera 

2° Giorno Et macula originalis non est in te

Tota Pulchra

Tota pulchra es Maria,
et macula originalis non es in te.
Tu gloria Ierusalem,
tu laetitia Israel,
tu honorificentia populi nostri,
tu advocata peccatorum. O Maria! O Maria!
Virgo prudentissima,
Mater clementissima,
ora pro nobis,
intercede pro nobis,
ad Dominum Iesum Christum.
Tutta bela sei, o Maria
e macchia di peccato non è in te.
Tu sei la gloria di Gerusalemme,
tu sei la letizia di Israele,
tu sei l’onore della nostra gente,
tu sei l’avvocata dei peccatori. O Maria! O Maria!
Vergine prudentissima,
Madre clementissima,
prega per noi,
presso il Signor Gesù Cristo.

 

La macchia del peccato originale non è in te.

Dio ti ha talmente amata da preservarti da ogni macchia del peccato originale, non hai avuto nessuna imperfezione né morale, né naturale perché nella tua libertà hai detto sì al progetto di Dio. Quel sì poi ti ha preservata dal maligno e da tutte le sue opere. Aiutaci a vivere il nostro sì di ogni giorno!

Preghiera
O Giglio immacolato di purità, Vergine Maria, ci congratuliamo con te, che sin dal primo istante della tua Concezione sei stata arricchita di grazia, e dell’uso perfetto di ragione. Ringraziamo ed adoriamo la SS. Trinità, che ti ha elargito doni sublimi, e ci confondiamo dinanzi a te nel vederci così poveri di virtù. Tu che così pienamente fosti ricolma di celeste grazia fanne partecipe anche l’anima nostra, e facci ricchi dei tesori del tuo Immacolato Concepimento. Ave Maria…

OREMUS O Dio, che nell’Immacolata Concezione della Vergine hai preparato una degna dimora per il tuo Figlio, e in previsione della morte di lui l’hai preservata da ogni macchia di peccato, concedi anche a noi, per sua intercessione, di venire incontro a te in santità e purezza di spirito. Per Cristo nostro Signore. Amen.

O Maria concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te! 

Fonte in parte: https://www.divinarivelazione.org/una-preghiera-per-te/novena-allimmacolata-concezione/

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