Pensiero del giorno 20 dicembre
Novena del Santo Natale
Quinto Giorno
Meditazioni di Don Dolindo Ruotolo
Gesù viene a darci la sua misericordia e la vera felicità. Confessiamoci bene
Il divin Redentore è venuto a portarci la vita, ma come possiamo noi accogliere questa vita divina, se siamo pieni di miserie e di peccati? La preparazione essenziale per il Santo Natale, dunque, è quella di togliere dal nostro cuore questa miseria con la Misericordia che Gesù viene a portarci. Abbiamo il grande tesoro della Confessione e non possiamo far passare questa novena senza usufruirne e senza ritornare nelle braccia di Gesù, che misericordiosamente ci chiama e che viene fra di noi piccolo piccolo per renderci più facile il pentimento e per donarci il perdono. Meditiamo, dunque, sulla misericordia di Gesù Cristo e lasciamoci abbracciare da Lui.
Gesù Cristo, ci disse chiaramente qual era lo scopo per il quale si era fatto uomo: Io sono venuto a cercare i peccatori, e voglio la misericordia e non il sacrificio (Mt9,13). Ecco le caratteristiche della Misericordia di Gesù: Egli si fa piccolo, tace ma parla nel profondo del cuore; ci attira con la compassione e geme, e gemendo fa cantare agli angeli dal cielo Gloria e Pace per sollevarci. Gesù misericordioso non ha preferenze per nessuno, salvo che con i peccatori, ai quali dà il suo Cuore, il suo Sangue, i suoi sacrifici, tutto se stesso.
Saremo così stolti da resistere a queste voci di misericordia? Guardate Gesù vivente nell’Ostia Santa: Egli vi invita. Voi lo avete cantato poco fa: «Il mio cuore non tarda più, vieni a nascere, o mio Gesù!» Come può nascere, Gesù, se non purificate l’anima con una santa confessione?
Con una buona confessione, cari fedeli, nel cuore entra la grazia, e quindi Dio, che lo conduce sulle vie della giustizia e della santità. Voi dovete mettere ogni impegno, in questi giorni, nel fare una buona confessione. Quale bontà, infatti, non ci mostra Dio in questo Sacramento? È Cristo stesso che per noi si rende sapienza, giustizia, santificazione e redenzione. Si rende sapienza, perché ci fa comprendere il male operato; giustizia, perché ci dà la grazia del pentimento; santificazione, perché cancella da noi qualunque peccato; redenzione, perché ne paga il prezzo alla giustizia infinita di Dio col suo Sangue medesimo. Quale bontà!
L’assoluzione è anche una medicina per preservarci in avvenire da qualunque colpa. Molti si lamentano che non possono stare in grazia di Dio: “Padre, che volete? Io sto nel mondo, i pericoli sono pressanti, come non cadere in peccato? E poi la mia natura mi spinge al male in modo che io mi avvilisco e non posso resistere a tanti moti disordinati”. Come si premunivano essi contro la debolezza della natura, se non armandosi con questa arma di salute, se non confessandosi bene? Lo so che voi non potete resistere alle attrattive del mondo, agli stimoli della carne, alle tentazioni del demonio: quando nel cuore non c’è Dio, vi deve essere necessariamente il demonio!
Se si facesse buon uso di questo Sacramento, esso, anziché essere una semplice tavola nel naufragio, si trasformerebbe in una bellissima nave, su cui si potrebbe agevolmente navigare al beato porto dell’eternità. Si, una nave bellissima, perché questo Sacramento e stato istituito anche per aprire e facilitare la via della perfezione, e la apre e la facilità di fatto a chi ne fa buon uso. Amate voi la vostra felicità? Amate quella pace dolcissima che vi fa pregustare le gioie del cielo? Voi dovete confessarvi bene. Solo con una buona confessione distrugge dal cuore il maledetto germe dell’infelicità: il peccato.
Preghiera della Novena
Mi pento, o sommo bene, di quante offese ti ho fatte. Mi pento e ti amo più di me stesso. Sento in me un gran desiderio di amarti; questo desiderio tu me lo doni: dammi dunque forza di amarti assai. E’ giusto che ti ami assai chi assai ti ha offeso. Deh, ricordami sempre l’amore che mi hai portato, affinché l’anima mia arda sempre per te d’amore, a te sempre pensi, te solo desideri ed a te solo cerchi di piacere. O Dio d’amore, io che un tempo sono stato schiavo dell’inferno, ora tutto a te mi dono. Accettami per pietà e legami col tuo amore. Gesù mio, d’oggi innanzi, sempre amandoti voglio vivere ed amandoti voglio morire.
O Maria, Madre e speranza mia, aiutami ad amare il tuo e mio caro Dio; quest’unica grazia ti chiedo e da te la spero.
3 Gloria al Padre…
Gesù Bambino, abbi pietà di noi.