Pensiero del giorno 10 maggio 2023

Novena in preparazione alla festa di Nostra Signora di Fatima

Settimo giorno

TERZA APPARIZIONE DELL’ANGELO DEL PORTOGALLO

In autunno i cuginetti decisero di andare a pregare nella grotta, per raggiungere la quale dovettero affrontare un percorso lungo e accidentato con le pecore, quello per loro era già un luogo sacro. Finalmente giunti, si prostrarono e diedero inizio alla preghiera appresa nella prima apparizione.

All’improvviso si sentono avvolti da una luce intensa e, alzandosi in piedi, vedono l’angelo con in mano un calice su cui è sospesa un’Ostia dalla quale cadono alcune gocce di sangue. Senza dire nulla, l’angelo lascia sospesi in aria Ostia e calice e s’inginocchia posando il volto a terra, imitato dai pastorelli, e questa volta pronuncia una preghiera più lunga di quella precedente:

Santissima Trinità, Padre, Figlio Spirito Santo, Vi adoro profondamente e vi offro il preziosissimo corpo, sangue, anima e divinità di Gesù Cristo, presente in tutti i tabernacoli della terra, in riparazione degli oltraggi, sacrilegi e indifferenze con cui Egli stesso è offeso. E per i meriti infiniti del suo santissimo Cuore e del Cuore Immacolato di Maria, Vi chiedo la conversione dei poveri peccatori.

L’angelo parla lentamente in modo da lasciar loro il tempo di ripetere. Come le altre volte, Francesco ripete dopo aver sentito la sorella e la cugina. In seguito l’Angelo si alza e prendendo fra le mani il calice e l’Ostia dà quest’ultima a Lucia, mentre ai cuginetti fa bere dal calice dicendo: «Prendete e bevete il corpo e il sangue di Gesù Cristo, orribilmente oltraggiato dagli uomini ingrati. Riparate i loro crimini e consolate il vostro Dio».

E di nuovo si prostra ripetendo per tre volte quella stessa formula, dopodiché scompare. I pastorelli però non se ne accorgono nemmeno: nel loro cuore albergava Gesù. Per i due fratellini fu quello il giorno della prima Comunione. Completamente assorbiti da quell’esperienza sublime non si rendevano conto del trascorrere del tempo, ne badavano alle pecore. Il Signore tuttavia se ne prese cura e non permise che si disperdessero o sconfinassero nelle proprietà vicine.

Sebbene anch’egli molto assorto dall’atmosfera soprannaturale che li avvolgeva, fu Francesco ad avvertire, le altre due dell’approssimarsi delle tenebre, dicendo loro che quasi non riusciva ad incamminarsi: l’estasi aveva fatto perdere loro la nozione del tempo. Come gli apostoli, i tre piccini avevano sperimentato il monte Tabor e come loro esclamavano nel profondo del cuore: «E’ bello per noi essere qui!». Fecero ritorno a casa quasi in silenzio e, senza attirare l’attenzione dei famigliari, trascorsero ancora qualche giorno come fuori dal mondo. Il fatto di trascorrere tutta la giornata tutti e tre insieme, soli con le pecore, li aiutava a passare inosservati. Lucia sottolinea con forza quest’impressione, inducendosi a credere che sarebbe stata lei a essere segnata più nel profondo, data la specialissima missione che era destinata ad accollarsi. Era solita dire che i due cuginetti erano stati scelti per fare da testimoni: una volta resa la loro testimonianza, Maria era venuta a prenderli per portarli in Cielo, come aveva promesso loro durante la prima apparizione, mentre Lucia era rimasta a percorrere un cammino lungo e difficile.

Insegnamento

Adorazione e riparazione a Gesù presente nella Santissima Eucarestia, presente vivo e vero in tutti i tabernacoli del mondo.

Fonte: Carmelo di Coimbra, Un cammino sotto lo sguardo di Maria,  Ed OCD, pag. 42-43

Fioretto

Ripetere almeno 3 volte durante la giornata la seconda parte della preghiera insegnata dall’Angelo…

Preghiere della Novena

Novena-alla-M-di-Fatima

Meditazioni del Santo Rosario

Rosario Meditato -Novena di Fatima 2023