IL Pane di Vita
IL PANE DI VITA – II
Una delle intenzioni del Cuore di Gesù Cristo, istituendo il sacramento eucaristico, è dunque di essere il pane celeste, che mantiene ed aumenta la vita divina in noi. Ma c’è un altro fine, voluto da nostro Signore e che completa il primo: Qui manducat meam carnem et bibit meum sanguinem, in me manet et ego in eo. «Colui che mangia la mia carne e beve il mio sangue è in me ed io in lui». Che vuol dire la parola “manere”?
Leggendo il Vangelo di S. Giovanni, che ci riporta le parole di Gesù, vediamo che egli usa quasi sempre questa parola quando vuole esprimere l’unione perfetta. Non c’è unione più intima di quella del Padre e del Figlio nella SS. Trinità, poiché essi possiedono tutti e due, con lo Spirito Santo, la stessa ed unica natura divina. S. Giovanni dice che «il Padre dimora nel Figlio».
«Essere in Cristo» innanzitutto significa condividere per mezzo della grazia la sua filiazione divina: È essere uno con lui, essendo come lui, quantunque ad un titolo differente, figlio di Dio. È questa l’unione sostanziale e fondamentale, che Cristo stesso designa nella parabola della vite: «Io sono la vite, voi i tralci; chi è in me ed io in lui porta numerosi frutti».
Questa unione non è la sola. «Restare» in Cristo è identificarsi con lui per tutto ciò che riguarda la nostra intelligenza, la nostra volontà, la nostra attività.
Noi restiamo in Cristo per mezzo dell’intelligenza, accettando, con un atto di semplice fede, pura ed integra, tutto ciò che Cristo ci dice. Il Verbo è sempre nel seno del Padre; egli vede i segreti divini e ci fa parte di ciò che vede: Unigenitus Filius, qui est in sinu Patris, ipse enarravit. In virtù della fede, noi diciamo: «Sì», Amen, a tutto ciò che il Verbo incarnato ci dice. Noi accettiamo la sua parola; e così ci identifichiamo con Cristo nella nostra intelligenza. La santa comunione ci fa dimorare in Cristo per la fede; noi non possiamo riceverlo se non accettiamo, per la fede, tutto ciò che egli dice e tutto ciò che è. Osservate: quando nostro Signore annunzia ai Giudei l’istituzione dell’Eucaristia, dice loro: «Io sono il pane di vita: colui che viene a me non avrà mai fame e colui che crede in me non avrà mai sete». Siccome nella loro incredulità i Giudei mormoravano, ripete loro le sue parole: «In verità, in verità vi dico, colui che crede in me ha la vita eterna».
continua…
DA: Cristo Vita dell’Anima, Conferenze spirituali, Don Columba Marmion, Vita e Pensiero 1932, pag 402-404