Pensiero del giorno 05 marzo 2024
Sant’ Alfonso Maria De’ Liguori
QUINDICI MEDITAZIONI SULLA PASSIONE DI GESU CRISTO DA FARSI PER 15 GIORNI COMINCIANDO DAL SABATO DI PASSIONE SINO AL SABATO SANTO
MED. V. Nel mercoledì di passione
GESÙ È FLAGELLATO ALLA COLONNA
I° – “Tunc ergo apprehendit Pilatus Iesum, et flagellavit” (Io. 19). Oh ingiusto giudice, tu l’hai dichiarato innocente e poi lo condanni ad una pena così crudele e così vergognosa? Or mira anima mia, come dopo quest’ordine iniquo afferrano i manigoldi l’agnello divino, lo portano al pretorio e lo ligano con funi alla colonna.
O funi beate, voi che ligaste a quella colonna le mani del mio dolce Redentore, ligate ancora col suo Cuore divino il mio misero cuore, acciocché d’oggi innanzi altro io non cerchi, né voglia, se non quello ch’egli vuole.
II° – Ecco già prendono in mano i flagelli, e dato il segno cominciano a percuotere da per tutto quelle carni sagrosante, le quali prima apparvero livide, indi videsi da per tutto sgorgare il sangue. Oimè che i flagelli e le mani de’ carnefici già tutte son tinte di sangue, la terra già è tutta bagnata di sangue. Oh Dio che alla violenza delle percosse va per aria non solo di Gesù-Cristo il sangue, ma anche la carne a pezzi. Quel corpo divino è già tutto lacero, ma pure sieguono que’ barbari ad aggiunger ferite a ferite, dolori a dolori. E frattanto che fa Gesù? Egli non parla, non si lamenta, ma paziente soffre quel gran tormento per placare la divina giustizia verso di noi sdegnata. “Sicut agnus coram tondente se, sine voce, sic non aperuit os suum” (Actor. 8. 32). Va presto anima mia, va e lavati in quel sangue divino.
Amato mio Signore, io vi miro tutto lacerato per me: non posso dunque più dubitare che voi mi amate, e mi amate assai. Ogni vostra piaga è un contrassegno pur troppo certo del vostro amore, il quale con troppa ragione domanda l’amor mio. Voi senza riserba, o Gesù mio, mi date il vostro sangue, è giusto ch’io senza riserba vi doni tutto il mio cuore. Ricevetelo dunque, e fate che vi sia sempre fedele.
III° – Oh Dio! se Gesù-Cristo non avesse altro sofferto, che una sola percossa per amor mio, pure dovrei ardere d’amore verso di esso, dicendo: “Un Dio ha voluto esser percosso per me!” Ma no, ch’egli non si contentò di una sola percossa, ma volle per pagare i miei peccati, che gli fossero stracciate tutte le membra, come già predisse Isaia (53. 5): “Attritus est propter scelera nostra”; fino a comparire come un lebbroso coverto di piaghe da capo a piedi: “Et nos putavimus eum quasi leprosum” (Ibid. v. 4). Dunque, anima mia, mentre Gesù era flagellato, a te pensava ed offeriva a Dio que’ suoi acerbi martirii per liberare te da’ flagelli eterni dell’inferno.
O Dio d’amore, come io ho potuto vivere tanti anni per lo passato senza amarvi! O piaghe di Gesù, impiagatemi voi d’amore verso un Dio, che mi ha tanto amato.
O Maria, o Madre di grazie, impetratemi voi quest’amore.
SANTA GIORNATA!