Pensiero del giorno 10 agosto 2024

SABATO 10 AGOSTO / S. LORENZO, MARTIRE

PREGHIERA DEL MATTINO

Dacci, te ne preghiamo, Dio onnipotente, di estinguere le fiamme dei nostri vizi; tu che desti al beato Lorenzo di superare il fuoco dei suoi tormenti. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Giovanni
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «In verità, in verità io vi dico: se il chicco di grano, caduto in terra, non muore, rimane solo; se invece muore, produce molto frutto. Chi ama la propria vita, la perde e chi odia la propria vita in questo mondo, la conserverà per la vita eterna. Se uno mi vuole servire, mi segua, e dove sono io, là sarà anche il mio servitore. Se uno serve me, il Padre lo onorerà».

UNA RIFLESSIONE PER TE

La figura di un martire così lontano da noi crea non pochi problemi. Alle già scarse notizie si aggiunga che il suo ricordo si è sedimentato in tradizioni che ne offuscano la veridicità storica. È come se celebrassimo un personaggio mitologico che poco o niente ha a che fare con la fede. È solo la Parola di Dio che può dare spessore a questi santi, ormai messi nel dimenticatoio se non fosse per i vari onomastici che vi si celebrano. Il servizio e il martirio sono due componenti basilari del dinamismo cristiano, attraverso di essi la fede trova la sua pienezza e la sua ragion d’essere. Sarebbe interessante sapere quale risonanza aveva nella vita di questi santi la parola che abbiamo letta e come percepivano il «dare testimonianza», qual era la loro relazione con la morte che essi affrontavano coerentemente con la loro scelta di servizio. Ma ciò che si chiede ad un tempo così lontano, non si può fare a meno di vederlo intorno a noi in molte persone che vivono il loro cristianesimo con slancio e semplicità. Il celebrare i martiri ha senso in quanto in essi celebriamo tutti quei cristiani che nella vita testimoniano Cristo attraverso i piccoli, ma altrettanto dolorosi, martirii quotidiani. Insieme a san Lorenzo ricordiamo i genitori che soffrono per i loro figli senza perdere la speranza in Dio, coloro che sono oppressi dalla malattia e sanno fare del loro dolore una fonte positiva di bene, tutti coloro che pur vivendo situazioni disagiate economiche, fisiche e morali sanno mantenere viva la loro fede. Non è forse anche questo martirio? E se vissuto in unione alle sofferenze di Cristo non diventa servizio a favore di tutti i fratelli? «Se il chicco di grano caduto in terra non muore…».

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buon fine settimana.  Gesù si paragona al seme di frumento che manifesta la sua forza vitale proprio quando cade nella terra. Scegliendo di cadere, sceglie di morire per comunicare a tutti la sua vita: non rimane solo, non rimane unico. Gesù ci insegna che il seme che vuole conservarsi perde la sua qualità di seme, non è più quello che deve essere, non comunica più vita. Una vita è tale perché si dona; una vita che non si dona e si chiude in se stessa è sterile: sempre! Nella festa di San Lorenzo, questo martire ci invita a mettere a fuoco quello che siamo con la disponibilità a metterlo sul fuoco. E ogni volta che noi ci tiriamo indietro, in questo atteggiamento di servizio/martirio che ci crea la disponibilità al vaglio, non siamo più veri né veritieri. La graticola sulla quale veniamo adagiati ogni giorno, che è la situazione della nostra vita, da strumento di onere diventa strumento di onore per noi e di fronte agli altri. Solo in questo senso comprendiamo l’ambizione al martirio, che altrimenti verrebbe a essere considerata una pazzia disumana. Anche per noi, un invito quindi a ricordare che ogni servizio è un po’ condito di martirio per essere vero, e anche ogni martirio diventa una forma di servizio all’altro. Ecco perché qualche santo arrivava a ringraziare i suoi persecutori: senza quell’atto egli non avrebbe mai potuto così servire l’altro, per essere pienamente se stesso – come Lorenzo – colui che vede oltre la graticola del mondo. Questa mattina nella tua preghiera rivolgiti al Signore con questa invocazione: “Fa’ o Signore che non abbia paura a donarmi, non abbia paura a morire, ma possa diventare un canale attraverso cui Tu arrivi ai fratelli”.

BUONA GIORNATA E BUON FINE SETTIMANA.

IL SIGNORE TI BENEDICA