Pensiero del gioro 7 novembre 2024
PREGHIERA DEL MATTINO
Dio, Padre onnipotente, tu sei il Signore della creazione e hai fissato le leggi che la governano. Ti rendo grazie per avermi protetto durante la notte passata. Tu hai posto l’uomo nell’universo affinché ne fruisca e, al tempo stesso, lo rispetti come meglio può. “Tu mi rallegri, Signore, con le tue meraviglie”. Ma tu non hai lasciato la creazione a se stessa, non hai abbandonato le tue creature. Tu cammini al nostro fianco. La mia giornata di oggi ha un valore ai tuoi occhi. Ti rendo grazie perché ti ricordi di me, e non soltanto durante il mio sonno notturno: intervieni infatti nei miei progetti e nelle mie azioni, perché ti prendi cura di noi. Fa’ che la mia vita, oggi, possa contribuire alla salvezza temporale ed eterna dei miei fratelli! Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, si avvicinavano a Gesù tutti i pubblicani e i peccatori per ascoltarlo. I farisei e gli scribi mormoravano: “Costui riceve i peccatori e mangia con loro”. Allora egli disse loro questa parabola: “Chi di voi se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e va dietro a quella perduta, finché non la ritrova? Ritrovatala, se la mette in spalla tutto contento, va a casa, chiama gli amici e i vicini dicendo: Rallegratevi con me, perché ho trovato la mia pecora che era perduta. Così, vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione. O quale donna, se ha dieci dramme e ne perde una, non accende la lucerna e spazza la casa e cerca attentamente finché non la ritrova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi con me, perché ho ritrovato la dramma che avevo perduta. Così, vi dico, c’è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
«Vi dico, ci sarà più gioia in cielo per un peccatore convertito, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di conversione». È la gioia di Dio e di tutto il, paradiso che oggi è solennemente proclamata. Peccato che tale gioia non sia sempre condivisa dagli uomini! Ciò accade forse perché noi nei confronti degli altri esigiamo la giustizia e per noi stessi invece la misericordia. L’intensità della gioia di ritrovare ciò che era perduto è proporzionata all’amore che abbiamo per ciò che si è perso: Ciò si può sperimentare anche nelle nostre esperienze umane. Esulta il pastore che ritrova la pecora smarrita e vuole rendere partecipi del suo gaudio anche gli amici. Dio ci ama di un amore immenso ed incontenibile. Tutta la storia della salvezza ne è una chiarissima e splendida dimostrazione. Dal momento del peccato il Signore si è messo alla ricerca dell’uomo, nudo, spaurito e fuori del paradiso terrestre. In Gesù l’opera divina ha trovato il suo culmine quando per ritrovare l’uomo e redimerlo dal peccato ha immolato se stesso sulla croce. La gioia poi è diventata perenne, sicura e garantita nella risurrezione sua e nostra. È diventata la gioia pasquale!
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. Di fronte alle critiche dei farisei e degli scribi sul fatto che il Maestro stava a mensa con i peccatori, Gesù racconta le parabole della misericordia. “Brevi tratteggi, plasticamente efficaci, dicono l’attenzione amorosa e la preoccupazione sincera di Dio che va in cerca dell’uomo che si è perduto”. Sono istantanee di un Dio che non si accontenta di aspettare un ritorno, a volte, difficile e arduo, ma di un Pastore/Padre che si muove, facilita l’incontro, spiana la strada a chi si è reso lontano. E gioisce per averlo ritrovato. Questa mattina ti invito a riflettere su come è un peccato gravissimo quello di credere di non aver bisogno di cambiare il cuore e di convertire la vita. Le divisioni nelle famiglie e nelle comunità nascono proprio da questo cancro e tarlo interiore: puntare il dito, perché ci si crede incensurabili. Questa coscienza è utile per ripristinare
tutte quelle buone relazioni distrutte dalla durezza del cuore e dalla superbia della vita. Nella preghiera rivolgiti al Signore dicendo: “Signore, liberami da questo male interiore che rovina poi le relazioni interpersonali e impedisce la concordia e la pace. Invece di pretendere la conversione degli altri, fammela volere per me, col tuo aiuto, con la forza della tua grazia. Amen”.
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.