Pensiero del giorno 15 dicembre 2024

 

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore, porgi il tuo orecchio alle nostre preghiere: e colla grazia della tua venuta rischiara le tenebre della nostra mente. Amen.

 

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Giovanni, che era in carcere, avendo sentito parlare delle opere del Cristo, per mezzo dei suoi discepoli mandò a dirgli: «Sei tu colui che deve venire o dobbiamo aspettare un altro?». Gesù rispose loro: «Andate e riferite a Giovanni ciò che udite e vedete: I ciechi riacquistano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono purificati, i sordi odono, i morti risuscitano, ai poveri è annunciato il Vangelo. E beato è colui che non trova in me motivo di scandalo!». Mentre quelli se ne andavano, Gesù si mise a parlare di Giovanni alle folle: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Allora, che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con abiti di lusso? Ecco, quelli che vestono abiti di lusso stanno nei palazzi dei re! Ebbene, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Sì, io vi dico, anzi, più che un profeta. Egli è colui del quale sta scritto: “Ecco, dinanzi a te io mando il mio messaggero, davanti a te egli preparerà la tua via”. In verità io vi dico: fra i nati da donna non è sorto alcuno più grande di Giovanni il Battista; ma il più piccolo nel regno dei cieli è più grande di lui».

UNA RIFLESSIONE PER TE

oggi celebriamo la Domenica Gaudete, la domenica della gioia, segnata dalle parole che risuonano in tutte le letture: “Rallegrati, grida di gioia, canta ed esulta”. Questo invito alla gioia non è solo un incoraggiamento emotivo, ma una proclamazione profonda: il Signore è vicino, Egli è il motivo della nostra gioia e speranza.

La gioia che nasce dalla presenza di Dio

Il profeta Sofonia, nella prima lettura, invita Gerusalemme a rallegrarsi perché “il Signore, tuo Dio, in mezzo a te, è un salvatore potente”. Dio non è lontano o indifferente, ma è presente nel cuore del suo popolo. È un Dio che gioisce per noi, che ci rinnova con il suo amore e ci libera da ogni paura e condanna. Questa immagine di Dio come un salvatore che esulta e si rallegra per il suo popolo ci invita a lasciarci raggiungere dalla sua gioia. La nostra felicità non dipende dalle circostanze esterne, ma dalla certezza che Dio è con noi e opera per il nostro bene.

La gioia della fiducia e della pace

San Paolo, nella seconda lettura, riprende questo tema con parole cariche di entusiasmo: “Siate sempre lieti nel Signore, ve lo ripeto: siate lieti. Il Signore è vicino!”. La gioia cristiana è radicata nella vicinanza del Signore, nella fiducia che Egli custodisce i nostri cuori con la sua pace, che supera ogni intelligenza. Paolo ci esorta a non lasciarci sopraffare dalle preoccupazioni, ma a presentare a Dio le nostre richieste con preghiere e ringraziamenti. Questa fiducia in Dio non solo allevia le nostre ansie, ma ci permette di vivere con amabilità, rendendo visibile agli altri la presenza del Signore nella nostra vita.

La gioia che si traduce in azione concreta

Nel Vangelo, Giovanni Battista risponde a una domanda essenziale: “Che cosa dobbiamo fare?”. La gioia dell’attesa del Messia non può essere solo interiore, ma deve tradursi in scelte concrete di giustizia, condivisione e integrità. Giovanni invita le folle a condividere il necessario, i pubblicani a non esigere più del dovuto, ei soldati a non abusare del loro potere. Questi gesti, apparentemente semplici, sono segni di un cuore che si prepara ad accogliere il Messia. Giovanni ci ricorda che la vera conversione non è fatta di parole, ma di azioni che riflettono il rinnovamento interiore. Egli annuncia anche che “viene colui che è più forte di me” , un riferimento a Gesù, che batterà in Spirito Santo e fuoco, trasformando i cuori e portando a compimento la salvezza.

Un cammino verso la gioia piena

Le letture di oggi ci invitano a vivere questa domenica con una gioia autentica e profonda. Sofonia ci parla di un Dio che gioisce per il suo popolo, Paolo ci esorta a vivere nella pace che nasce dalla fiducia in Dio, e Giovanni Battista ci ricorda che questa gioia deve tradursi in gesti concreti di amore e giustizia. Questa gioia non è una fuga dalla realtà, ma una forza che ci spinge a trasformare il mondo attorno a noi, rendendo visibile la presenza di Dio.

Pista di attualizzazione

Per rendere operativa la Parola di oggi, vi propongo alcune piste concrete:

1. Riconoscere la presenza di Dio nella nostra vita: Dedichiamo un momento alla preghiera per riflettere su come il Signore è vicino a noi, riconoscendo i segni del suo amore e della sua fedeltà.

2. Viviamo la gioia del dare: come suggerisce Giovanni Battista, impegniamoci a condividere ciò che abbiamo con chi è nel bisogno. Un gesto concreto di generosità può portare gioia a noi ea chi lo riceve.

3. Coltivare la pace interiore: seguiamo l’invito di San Paolo a non angustiarci, ma a presentare a Dio le nostre preoccupazioni. Ogni giorno, affidiamo al Signore ciò che ci pesa, lasciandoci custodire dalla sua pace.

4. Essere testimoni di amabilità e giustizia: Rendiamo visibile la gioia del Signore vivendo con amabilità e integrità nelle nostre relazioni quotidiane. Un sorriso, una parola gentile o un gesto di giustizia possono essere un segno della presenza di Dio per chi ci incontra.

Cari fratelli e sorelle, in questa domenica della gioia, apriamo il cuore alla presenza di Dio e lasciamo che la sua gioia ci rinnovi. Condividiamo questa gioia con gli altri, preparando la via al Signore che viene. Amen.

 

BUONA DOMENICA E IL SIGNORE TI BENEDICA.