Novena di Natale
V Giorno
2. Le vere ricchezze, dunque, non sono i beni di questo mondo, ma le virtù, che la coscienza porta con sé per essere ricca in eterno. Anche della gloria dice l’Apostolo: Questa è la nostra gloria: la testimonianza della nostra coscienza (2 Cor 1, 12). Questa sì è vera gloria, che viene dallo Spirito di verità. Infatti lo stesso spirito rende testimonianza al nostro spirito che siamo figli di Dio (Gv 14, 17; 15, 26; Rm 8, 16). La gloria invece che ricevono gli uni dagli altri coloro che non aspirano a quella che viene solo da Dio (Gv 5, 44), è vana, perché vani sono i figli degli uomini (Sal 62 (61), 10). Sei sciocco tu che metti la tua mercede in sacco bucato (Ag 1, 6), che poni il tuo tesoro sulla bocca di un altro; non sai che questa è una porta che non si chiude (Gen 7, 16), né ha battenti? Come sono più saggi coloro che si custodiscono essi stessi il loro tesoro (Mt 13, 44) e non lo affidano ad altri! Però, lo potranno conservare sempre? Lo terranno sempre nascosto? Verrà il tempo in cui saranno manifestati i segreti del cuore (1 Cor 4, 5; Sal 44 (43), 22), e quelle cose di cui si è fatta ostentazione non compariranno affatto. Per questo, all’arrivo del Signore (Mt 25, 6), le lampade delle vergini stolte si spengono (Mt 25, 8), e il Signore dice di non conoscere (Mt 25, 12) coloro che già hanno ricevuto la loro mercede (Mt 6, 16). Perciò vi dico, carissimi, se abbiamo un po’ di bene, è utile per noi nasconderlo più che non ostentarlo, come fanno i poveri quando chiedono l’elemosina; essi non mostrano abiti preziosi, ma membra seminude, ovvero ulcere, se ne hanno, per indurre più facilmente l’animo di chi vede alla pietà. Questa regola l’ha osservata il pubblicano del Vangelo molto meglio del fariseo, e perciò discese giustificato a differenza di quello (Lc 18, 14).
Fonte San Bernardo, Sermoni per l’ Avvento, Sermone IV.
Proposito
Impegnarsi a vivere questo Santo Natale con maggiore essenzialità e semplicità evitando eccessi.
Preghiera
Mi pento, o Sommo Bene, di quante offese ti ho fatte. Mi pento e ti amo più di me stesso. Sento in me un gran desiderio di amarti; questo desiderio tu me lo doni, dammi dunque forza di amarti assai. È giusto che ti ami assai chi assai ti ha offeso. Deh, ricordami sempre l’amore che mi hai portato affinché l’anima mia arda sempre per te d’amore, a te sempre pensi, te solo desideri ed a te solo cerchi di piacere. O Dio d’amore, io che un tempo sono stato schiavo dell’inferno, ora tutto a te mi dono. Accettami per pietà e legami col tuo amore. Gesù mio, d’oggi innanzi, sempre amandoti voglio vivere ed amandoti voglio morire. O Maria, Madre e speranza mia, aiutami ad amare il tuo e mio caro Dio; quest’unica grazia ti chiedo e da te la spero.
3 Gloria
Gesù Bambino, abbi pietà di noi