Pensiero del giorno 10 genndio 2025
PREGHIERA DEL MATTINO
Gesù, in questo giorno della settimana in cui tu hai amato i tuoi che erano nel mondo fino all’estremo, io vengo a confessarti la mia mancanza di amore, la mia imperfezione nell’amore per gli uomini, che mi fa scegliere uno invece di un altro. Poiché alla sera della vita saremo giudicati sull’amore, fa’ che io ti ami, mio Dio, per non essere trattato da mentitore. Il tuo amore penetri in quelle dimore dell’anima in cui possa riconoscere il mio Dio in tutti gli uomini e amarlo in quanto tale. Affretta il momento di baciare il lebbroso che è Cristo. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù ritornò in Galilea con la potenza dello Spirito Santo e la sua fama si diffuse in tutta la regione. Insegnava nelle loro sinagoghe e tutti ne facevano grandi lodi. Si recò a Nazaret, dove era stato allevato; ed entrò, secondo il suo solito, di sabato nella sinagoga e si alzò a leggere. Gli fu dato il rotolo del profeta Isaia; apertolo trovò il passo dove era scritto: ”Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore”. Poi arrotolò il volume, lo consegnò all’inserviente e sedette. Gli occhi di tutti nella sinagoga stavano fissi sopra di lui. Allora cominciò a dire: “Oggi si è adempiuta questa Scrittura che voi avete udita con i vostri orecchi”. Tutti gli rendevano testimonianza ed erano meravigliati delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca.
UNA RIFLESSIONE PER TE
Gesù agisce e parla “con la potenza dello Spirito Santo”. La sua fama si diffonde ovunque: molti cominciano a pensare che sia proprio Lui il Messia, molti credono che sia il Maestro, colui che insegna con autorità. Con questa potenza e con questo alone di consensi, Gesù a Nazaret, entra nella sinagoga, nel cuore stesso dell’ebraismo, per impartire una solenne lezione su come leggere con vera sapienza la scrittura sacra e le profezie in modo particolare. Il rotolo del libro, che viene porto a Gesù, recita questo passo di Isaia: “Lo Spirito del Signore è sopra di me; per questo mi ha consacrato con l’unzione, e mi ha mandato per annunziare ai poveri un lieto messaggio, per proclamare ai prigionieri la liberazione e ai ciechi la vista; per rimettere in libertà gli oppressi, e predicare un anno di grazia del Signore”. Gesù non esita ad applicare a sé le parole del profeta. “Oggi si è adempiuta questa scrittura, che voi avete udito con i vostri orecchi”. Già nel Battesimo di Gesù nelle acque del Giordano si era udita una voce dal cielo che proclamava Gesù Figlio di Dio: lo stesso Giovanni Battista aveva visto discendere su di Lui lo Spirito santo sotto forma di colomba. Gesù quindi aveva tutte le ragioni per dire lo Spirito del Signore e su di me, aveva ragione e definirsi il consacrato del Signore, già stava annunziando ai poveri la buona Novella, aveva già iniziato ad operare i suoi prodigi, aveva già annunziato l’avvento del Regno di Dio. Il misterioso legame tra il Vecchio e il Nuovo Testamento si snoda e si svela nella realtà del Cristo. Quanto promesso si adempie in pienezza, ciò che era profezia, ora è realtà. Una realtà ancora vivida ed operante nel Cristo vivo tra noi e in noi, viventi in Lui.
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. La manifestazione di Gesù nella sinagoga di Nazareth è per noi un insegnamento. E’ dentro la concretezza dei nostri giorni, dentro la nostra povertà, che Dio ci raggiunge per aiutarci a scoprire i talenti che possediamo e a metterli a frutto, lasciandoci guidare dalla potenza dello Spirito, per crescere come persone e come cristiani e far crescere la bontà e la pace nell’ambiente in cui viviamo. Questa mattina ti invito a chiedere al Signore di aiutarti a togliere i veli che ombreggiano la tua intelligenza.
Occorre combattere accanitamente contro l’indolenza e la condiscendenza alla routine, che rischia di rendere la nostra quotidianità monotona e ripetitiva. Quando si avrà messo a tacere le voci critiche e superficiali che si gitano dentro di noi, saremo più consapevoli che lì è proprio il Signore a parlarci. Nella preghiera rivolgi al Signore questa invocazione: “O Signore, apri il mio cuore all’ascolto della tue parola di verità e di gioia, mantieni la mia mente fissa sul tuo messaggio. Amen”.
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.