Pensiero del giorno 24 gennaio 2025

 

PREGHIERA DEL MATTINO

Riguarda, Dio onnipotente, alla nostra debolezza: e perché il peso del nostro mal operato è grave, ci protegga la gloriosa intercessione del tuo beato Martire e Pontefice Timoteo. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, Gesù salì sul monte, chiamò a sé quelli che egli volle ed essi andarono da lui. Ne costituì dodici che stessero con lui e anche per mandarli a predicare e perché avessero il potere di scacciare i demoni. Costituì dunque i dodici: Simone, al quale impose il nome di Pietro; poi Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanerghes, cioè figli del tuono; e Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradì.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Gesù sale sul monte! Si sottrae alla folla, s’immerge nella preghiera, deve operare scelte importanti. Deve chiamare, convocare, costituire il primo nucleo della chiesa nascente. Deve scandire dodici nomi che stessero sempre con lui e diventassero i messaggeri, gli apostoli del suo regno. Deve affermare una autorità umano-divina per garantire una continuità al suo messaggio. In modo sostanzialmente identico ripeterà quella chiamata e quell’invito speciale un numero infinito di volte affinché dopo i dodici, tanti e tanti altri assumessero la stessa missione. L’evangelista Marco nel suo stile stringato, essenziale sintetizza così quell’evento: «Salì sul monte, chiamò a sé quelli che voleva ed essi andarono da lui. Ne costituì Dodici – che chiamò apostoli -, perché stessero con lui e per mandarli a predicare con il potere di scacciare i demòni». È l’inizio della storia di tutte le vocazioni al sacerdozio e alla vita consacrata. Tutto sembra estremamente semplice, immediato, spontaneo, secondo Marco. Effettivamente è sempre difficile resistere alla Voce che chiama. Il Signore esercita un fascino irresistibile.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno. Ai suoi più vicini collaboratori, meglio, ai suoi corresponsabili, il Maestro chiede due cose essenziali: stare con lui e andare a predicare la buona notizia del Regno. Stare con lui significa unione e intimità con Gesù, pregare in profondità, vincere la solitudine umana, colmare il bisogno esistenziale di relazione e compagnia. Da qui scaturisce il secondo atteggiamento della sequela: la missione. Dalla relazione con Gesù nasce la forza per predicare e avere il potere di “scacciare i demoni”. Infatti chi è unito a lui impara a conoscere il cuore del Padre e si offre con gioia ad andare presso chi ancora non lo conosce. Questa mattina ti invito a chiedere al Signore di farti dimorare in Lui anche fra le occupazioni della giornata, perché si realizzi quella comunione profonda che dona il senso al tuo quotidiano. Nella preghiera, eleva al Signore la tua supplica per la santa Chiesa: “Signore Gesù, in mezzo alla tempesta di questo mondo, dona alla tua Chiesa e agli uomini e alle donne di tutto il mondo la grazia di ascoltare la tua parola. Amen”..

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.