Pensiero del giorno 12 agosto 2025
PREGHIERA DEL MATTINO
Dio misericordioso, che hai ispirato a santa Chiara un ardente amore per la povertà evangelica, per sua intercessione concedi anche a noi di seguire Cristo povero e umile, per godere della tua visione nella perfetta letizia del tuo regno. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel momento i discepoli si avvicinarono a Gesù dicendo: “Chi dunque è il più grande nel regno dei cieli?”. Allora Gesù chiamò a sé un bambino, lo pose in mezzo a loro e disse: “In verità vi dico: se non vi convertirete e non diventerete come i bambini, non entrerete nel regno dei cieli. Perciò chiunque diventerà piccolo come questo bambino, sarà il più grande nel regno dei cieli. E chi accoglie anche uno solo di questi bambini in nome mio, accoglie me. Guardatevi dal disprezzare uno solo di questi piccoli, perché vi dico che i loro angeli nel cielo vedono sempre la faccia del Padre mio che è nei cieli. Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore e ne smarrisce una, non lascerà forse le novantanove sui monti, per andare in cerca di quella perduta? Se gli riesce di trovarla, in verità vi dico, si rallegrerà per quella più che per le novantanove che non si erano smarrite. Così il Padre vostro celeste non vuole che si perda neanche uno solo di questi piccoli”.
UNA RIFLESSIONE PER TE
La settimana scorsa abbiamo trovato nel medesimo vangelo questa espressione: “Quelli che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini” (Mt 14, 21). Questo era senz’altro un segno della scarsa considerazione in cui venivano messe non solo le donne, ma anche i bambini nell’antichità. Erano categorie senza diritti e senza dignità, tanto da non doverli contare nemmeno quando si mangia. Oggi, c’è quasi un’inversione di tendenza, almeno così sembrerebbe: Gesù mette al centro del Regno dei cieli proprio un bambino. Ma, non è un cambio di rotta, siamo sulla medesima scia! Infatti, non si vuole esaltare i bambini per la loro ingenuità o perché sono ammantati da un’aura di purezza, no, il motivo del porre in evidenza tale figura è un altro: chi vuole entrare nel Regno dei cieli, deve affrontare il disprezzo e mettersi all’ultimo posto. Ritorna, quindi, prepotentemente la logica della croce, che si staglia sì come simbolo di ignominia, ma altresì come rotta obbligata per arrivare alla piena realizzazione dell’essere cristiano maturo e consapevole della scelta di fede fatta.
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
Carissima amica ed amico, buongiorno. Ci spiazza, Dio, ci chiede di cambiare logica, di assumere un’altra prospettiva, un altro sguardo. Dio vuole che ci salviamo, che nulla vada perduto. E ci indica il modo per vivere: imitando i bambini. Non nel senso di essere infantili, ma di essere donati, di essere, e sentirci, affidati, come solo un bambino riesce a fare. E quell’infanzia interiore la possiamo coltivare, lasciar crescere, far emergere, perché ci conduca alla piena conoscenza di Dio. Questa mattina ti invito a recuperare qualche ricordo della tua infanzia, i ricordi belli, e chiediti da dove ti derivava quella gioia. Esiste ancora quel bambino, in fondo alla tua coscienza, forse vale la pena di dargli voce e di ascoltarlo qualche istante. Nella preghiera rivolgiti al Signore dicendo: “Aiutami, Signore, ad affrontare la giornata nella luce. Tu conosci le mie fragilità, vedi i miei limiti e pur tuttavia mi vieni a cercare quando sono smarrito. Grazie Signore. Io conosco che mi sei vicino quando credo di essere travolto dalle tempeste della vita e sei mia forza quando non ho più coraggio ed energie per remare controcorrente. Amen”.
BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA.