Pensiero ddel Giorno 26 luglio

 

La purità di anima per la Santa Comunione

 Che cosa dire della grande purità di anima con cui i santi si accostavano a ricevere il Pane degli angeli? Sappiamo che erano di una delicatezza veramente angelica. Consapevoli della propria miseria, essi cercavano di presentarsi a Gesù «santi e immacolati, ripetendo con il pubblicano: «O Dio, abbi pietà di me peccatore», e ricorrendo con grande premura lavacro della Santa Confessione.

 «Appressatevi alla Sacra Mensa- diceva San Giovanni Battista de La Salle- con le stesse disposizioni che vorresti avere per entrare in Cielo. Non bisogna avere meno rispetto per ricevere Gesù Cristo, che per essere ricevuti da Lui». 

Quando a San Girolamo venne portato il Santo Viatico, in fin di vita, si vide il Santo prostrarsi a terra in adorazione e lo si udì ripetere con profonda umiltà le parole di Santa Elisabetta e quelle di San Pietro:« Donde questo, che viene a me il mio Signore? Allontanati da me che sono un uomo peccatore».

 E quante volte l’angelica e serafica santa Gemma fu tentata di non comunicarsi, ritenendosi nient’altro che un vile “letamaio”?

Si confessavano ogni giorno

 San Pio da Pietrelcina ripeteva con trepidazione ai confratelli: « Dio vede le macchie anche negli angeli, figuriamoci in me!». Per questo egli era molto assiduo alla Confessione sacramentale. Anche santa Teresa di Gesù, quando era consapevole della minima colpa veniale, non si comunicava mai senza prima confessarsi. «Oh, se potessimo comprendere chi è quel Dio che vediamo nella Comunione, quale purezza di cuore gli porteremmo!», esclamava Santa Maria Maddalena de’ Pazzi. Per questo sant’Ugo, San Tommaso d’Aquino, San Francesco di Sales, Sant’Ignazio, San Carlo Borromeo, San Francesco Borgia, San Giuseppe da Copertino, San Leonardo da Porto Maurizio e tanti altri Santi si confessavano ogni giorno prima della Messa.

 San Camillo de Lellis, non celebrava mai la Santa Messa senza prima confessarsi perché, voleva almeno “spolverare” la sua anima. Una volta in una piazza di Livorno, al tramonto, prima di separarsi da un confratello, il santo, prevedendo che il mattino seguente non avrebbe avuto un sacerdote per confessarsi prima di celebrare, si fermò, si levò il cappello, si fece il segno di Croce e si confessò, lì, in piazza, dal confratello.

 Anche Sant’Alfonso Maria de’ Liguori, San Giuseppe Cafasso, San Giovanni Bosco, San Pio X e San Pio da Pietrelcina si confessavano molto spesso.

 E perché mai San Pio X volle anticipare a 7 anni l’età della Prima Comunione per i piccoli, se non per far entrare Gesù nei cuori dei fanciulli innocenti che tanto somigliano agli angeli?

E san Pio da Pietrelcina, perché esultava quando gli portavano bambini di 5 anni preparati per la Prima Comunione?

 San Giovanni Bosco sosteneva che «quando un fanciullo sa distinguere il pane ordinario dal Pane eucaristico e abbia un istruzioni sufficiente, non ci si deve preoccupare della sua età, ma bisogna che re de Cieli venga a regnare nella sua anima».

Amore al Corpo e Sangue di Gesù, P Stefano M Manelli, CME