Pensiero del giorno 07 marzo 2024
Sant’ Alfonso Maria De’ Liguori QUINDICI MEDITAZIONI SULLA PASSIONE DI GESU CRISTO DA FARSI PER 15 GIORNI COMINCIANDO DAL SABATO DI PASSIONE SINO AL SABATO SANTO
MED. VII. Nel venerdì di passione
PILATO DIMOSTRA AL POPOLO GESÙ DICENDO: “ECCE HOMO”
I° – Pilato essendogli stato di nuovo portato dinanzi Gesù, lo vide così lacerato e difformato da’ flagelli e dalle spine, che credette di muoverne a compassione il popolo col farcelo mirare; onde uscì alla loggia, portando seco l’afflitto Signore, e disse: “Ecce Homo”. Come dicesse, via su contentatevi di quel che ha patito sinora questo povero innocente. Eccolo ridotto a stato che non può più vivere. Lasciatelo via, mentre poco può restargli di vita.
Mira tu ancora, anima mia, su quella loggia il tuo Signore ligato e mezzo nudo, coperto solo di piaghe e di sangue; e considera a che egli s’è ridotto il tuo Pastore, per salvare te pecorella perduta.
II° – Nello stesso tempo che Pilato dimostra agli ebrei Gesù impiagato, l’Eterno Padre dal cielo invita noi a guardar Gesù-Cristo in tale stato, e similmente a noi dice: “Ecce Homo”. Uomini, quest’uomo che voi mirate così impiagato e vilipeso, questi è il mio Figlio diletto, che per pagare i vostri peccati tanto patisce; guardatelo ed amatelo.
Mio Dio e Padre mio, io miro il vostro Figlio, e lo ringrazio e l’amo, e spero di sempre amarlo; ma vi prego, miratelo ancora voi, e per amore di questo Figlio abbiate pietà di me; perdonatemi e datemi la grazia ch’io non ami altri che voi.
III° – Ma che rispondono i giudei alla vista di quel Re de’ dolori? alzano le grida e dicono: “Crucifige, crucifige eum”. E vedendo che Pilato non ostante i loro insulti cercava di liberarlo, l’atterriscono con dirgli: “Si hunc dimittis, non es amicus Caesaris” (Io. 19). Pilato ancor resiste e replica: “Regem vestrum crucifigam?” E quei risposero: “Non habemus regem, nisi Caesarem”.
Ah Gesù mio adorato, questi non vogliono riconoscervi per loro Re, e vi dicono di non volere altro re che Cesare. Io vi confesso per mio Re e Dio; e mi protesto che non voglio altro Re del mio cuore, che voi mio amore ed unico mio bene. Misero anch’io vi ricusai un tempo per mio Re, e negai di volervi servire; ma ora voglio che voi solo dominate la mia volontà. Fate voi ch’ella ubbidisca a quanto voi le ordinate. O volontà di Dio, voi siete l’amor mio.
O Maria, pregate per me, le vostre preghiere non hanno ripulsa.
SANTA GIORNATA!