Pensiero del Giorno 1 giugno 2023

Ave Maria!

VANGELO DEL GIORNO

Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, mentre Gesù partiva da Gerico insieme ai discepoli e a molta folla, il figlio di Timeo, Bartimeo, cieco, sedeva lungo la strada a mendicare. Costui, al sentire che c’era Gesù Nazareno, cominciò a gridare e a dire: “Figlio di Davide, Gesù, abbi pietà di me!”. Molti lo sgridavano per farlo tacere, ma egli gridava più forte: “Figlio di Davide, abbi pietà di me!”. Allora Gesù si fermò e disse: “Chiamatelo!”. E chiamarono il cieco dicendogli: “Coraggio! Alzati, ti chiama!”. Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Allora Gesù gli disse: “Che vuoi che io ti faccia?”. E il cieco a lui: “Rabbunì, che io riabbia la vista!”. E Gesù gli disse: “Va’, la tua fede ti ha salvato”. E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Carissimi amici buongiorno. La contemplazione del creato, la visione delle grandi opere che il Signore ha fatto, lo splendore del sole, tutto quello che ci circonda e vive, ci aiutano a comprendere la sua altissima grandezza, la sua divina onnipotenza, la sua onniscienza e tutte le sue eccelse virtù. Tutto egli conosce. Tutto egli vede e scruta, anche i segreti dei cuori. Egli riempie di se l’universo: tutto è per la sua gloria. L’uomo il creato, tutto è suo! “Quanto sono amabili tutte le sue opere” e “chi si sazierà nel contemplare la sua gloria” esclama pieno di stupore e meraviglia l’autore del libro del Siracide. Gesù sulla sua strada, siamo al Vangelo, incontra un povero, un mendicante. È cieco e non può essere un contemplatore delle opere di Dio. Vive nel buio degli occhi e forse in parte anche della fede. Egli grida la sua preghiera, non è infatti in grado di vedere la distanza che lo separa dal Maestro che sta per sopraggiungere. Sì, la preghiera va gridata talvolta anche se sappiamo che anche il gemito di un neonato è ben percepito dal Signore. “Figlio di Davide, abbi pietà di me”, ripete più volte con voce sempre più forte. Non bada a chi lo sgrida imponendogli di tacere. Occorre fede e perseveranza virtù che vengono subito premiate. Gesù si fermò e disse: “Chiamatelo!”. E chiamarono il cieco dicendogli: “Coraggio! Alzati, ti chiama!”. Egli, gettato via il mantello, balzò in piedi e venne da Gesù. Quello del cieco è un balzo verso la vita, verso Cristo, verso la salvezza. Allora Gesù gli disse: “Che vuoi che io ti faccia?”. E il cieco a lui: “Rabbunì, che io riabbia la vista!”. E Gesù gli disse: “Và, la tua fede ti ha salvato”. E subito riacquistò la vista e prese a seguirlo per la strada”. Riacquista la vista degli occhi e dono assai più importante, anche la vista dell’anima: la fede non illumina soltanto, ma diventa garanzia di salvezza per la vita eterna.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Si compie a questo punto del vangelo di Marco l’ultimo miracolo di Gesù, quello definitivo: la guarigione dalla cecità. Fine di tutta la catechesi di Gesù ai discepoli è di portare qui, nel luogo dove è pronunciata la domanda essenziale: “Che vuoi che io ti faccia?” L’interrogativo è posto, appunto, col proposito di suscitare la risposta che il Signore da sempre aspetta: “Il tuo volto, Signore, io cerco: non nascondermi il tuo volto” (Sal 27,8-9). Questa stessa domanda viene rivolta oggi personalmente anche a noi, che, come il cieco, ci ritroviamo al buio, seduti e fuori strada. Il rischio è di rispondere senza sapere ancora bene cosa chiedere e volere, senza avere ancora maturato nel cuore un “desiderio alto”. Il cammino del vangelo si pone infatti come un’educazione dei desideri profondi che, nella misura un cui vengono dallo Spirito, portano alla vita e alla gioia, mentre, quando rimangono legati alla carne, conducono all’infelicità e alla morte (cf Gal 5,16-22). Questa mattina nella tua pausa contemplativa, invocherai con insistenza lo Spirito del Signore, riconoscendo che “nemmeno sappiamo che cosa sia conveniente domandare” e che hai bisogno del suo aiuto per ripercorrere nella fede l’itinerario di Bartimeo. Nella preghiera, rivolgiti al Signore dicendo: “Donami, o Signore, di ascoltare Gesù che passa nella mia vita e di gridare il suo Nome, invocando la sua misericordia per ricevere occhi capaci di riconoscerlo e gambe pronte a seguirlo ogni giorno nella via verso Gerusalemme. Amen”

Don Mario

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA

*Riprendiamo le meditazioni sul Vangelo, ricordo che oggi inizia il Mese dedicato al Sacro Cuore di Gesù. Chi può cerchi di onorare il “Cuore che tanto ci ama” con particolari atti di devozione. Suggerisco di pregare in particolare le litanie al Sacro Cuore.