Pensiero del giorno 10 agosto 2025

 

PREGHIERA DEL MATTINO

Signore Gesù, proteggici dalle ansietà della nostra vita quotidiana, aiutaci ad affidarci alle tue braccia. I nostri cuori, che sono il nostro tesoro, restino nel tuo amore e nella tua pace. Aiutaci a rimanere svegli e pronti nella nostra vita di fede e d’amore qui sulla terra, perché possiamo aprirti la porta senza indugio quando busserai. La nostra fede si rafforzi tanto da non farci più temere la morte. Amen.

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Non temere, piccolo gregge, perché al Padre vostro è piaciuto dare a voi il Regno. Vendete ciò che possedete e datelo in elemosina; fatevi borse che non invecchiano, un tesoro sicuro nei cieli, dove ladro non arriva e tarlo non consuma. Perché, dov’è il vostro tesoro, là sarà anche il vostro cuore. Siate pronti, con le vesti strette ai fianchi e le lampade accese; siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando torna dalle nozze, in modo che, quando arriva e bussa, gli aprano subito. Beati quei servi che il padrone al suo ritorno troverà ancora svegli; in verità io vi dico, si stringerà le vesti ai fianchi, li farà mettere a tavola e passerà a servirli. E se, giungendo nel mezzo della notte o prima dell’alba, li troverà così, beati loro! Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, non si lascerebbe scassinare la casa. Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Allora Pietro disse: «Signore, questa parabola la dici per noi o anche per tutti?». Il Signore rispose: «Chi è dunque l’amministratore fidato e prudente, che il padrone metterà a capo della sua servitù per dare la razione di cibo a tempo debito? Beato quel servo che il padrone, arrivando, troverà ad agire così. Davvero io vi dico che lo metterà a capo di tutti i suoi averi. Ma se quel servo dicesse in cuor suo: “Il mio padrone tarda a venire”, e cominciasse a percuotere i servi e le serve, a mangiare, a bere e a ubriacarsi, il padrone di quel servo arriverà un giorno in cui non se l’aspetta e a un’ora che non sa, lo punirà severamente e gli infliggerà la sorte che meritano gli infedeli. Il servo che, conoscendo la volontà del padrone, non avrà disposto o agito secondo la sua volontà, riceverà molte percosse; quello invece che, non conoscendola, avrà fatto cose meritevoli di percosse, ne riceverà poche. A chiunque fu dato molto, molto sarà chiesto; a chi fu affidato molto, sarà richiesto molto di più»

UNA RIFLESSIONE PER TE

Come viandanti e pellegrini ignari del momento e dell’ora della partenza, ma sicurissimi di dover partire o come le dieci vergini in attesa nella cuore notte dell’arrivo dello sposo, o come dei servi che aspettano l’arrivo del padrone di casa o più semplicemente come fedeli che si nutrono di speranza. Non solo quindi vigilanti in vista di una partenza ed un incontro finale, ma anche pronti a cogliere il momento che passa, il momento della grazia, della conversione o magari l’occasione quotidiana che ci viene offerta di compiere il bene. La liberazione di Dio dalla schiavitù dell’Egitto avviene nel cuore della notte, una notte già preannunciata dai profeti, ma di cui si ignorava il momento preciso: ecco allora la necessità della vigilanza e dell’attesa. Noi ne diventiamo capaci quando la nostra fede in Dio si traduce in completo abbandono alla sua volontà e certezza della sua indefettibile fedeltà. Sgorga così l’obbedienza anche dinanzi a quanto potrebbe sembrare impossibile o assurdo alla nostra vista: l’esperienza di Abramo, nostro padre nella fede, è illuminante. Del resto soltanto conformandosi alla volontà di Dio ci diventa possibile aderire alle sue proposte: superare le nostre ataviche paure, essere certi nella fede di entrare nel regno di Dio, riempire le nostre borse non con cose frivole e caduche, ma con ciò che vale e dura per l’eternità. Vigilanza e sapienza nell’espe

rienza dei santi sempre si abbinano e producono i frutti migliori. Dinanzi alle continue sollecitazioni del mondo è davvero illuminante per noi la Parola di questa Domenica che potrebbe coglierci distratti e in vacanza o magari più rilassati e disponibili.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buona Domenica. Gesù ha bisogno di persone sveglie, capaci di ragionare insieme a lui, di non addormentarsi quando c’è bisogno di fare qualcosa, di persone fidate a cui affidare tutti i beni della sua casa. Per questo oggi raccomanda di stare pronti a sentire la sua voce che chiama, il suo tocco alla porta, pronti con la cintura ai fianchi e soprattutto con le lampade accese. È notte, ma chi è amico di Gesù ha la luce con sé, non vive al buio e soprattutto non ha paura del buio. E tu? Hai paura del buio? Anche i grandi hanno paura del buio, non solo i bambini, perché nel buio non si riesce a controllare tutto. Ecco perché è necessario essere ben svegli… tu puoi metterti anche a dormire ma dentro di te se c’è vita che scorre questa non muore mentre riposi. Chi vive con poca vita, si abbatte subito e poi non sente, non riesce a stare all’erta e si fa rubare le cose preziose che il Signore gli ha dato per sé. È come una gomma di bicicletta. Può essere ben gonfia e tirata e allora non ha paura di camminare a lungo; può essere parecchio sgonfia e in questo caso non ce la fa a tenere il peso di nessuno, al primo intoppo ti costringe a fermarti. L’aria che sta nella gomma è vita per la gomma. Come tu sei vita per il vestito che porti. Prova a togliertelo, quando lo metti sulla sedia non sta in piedi, è senza vita. A Gesù piacciono gli amici ben svegli con cui parlare e stare insieme, quando arriva a casa. E in questo caso non è più il padrone, il più grande, perché è talmente contento di vedere che lo hai aspettato che ti fa sedere e si mette lui a servire te! Nella preghiera ripeti le parole del Salmo 32: “L’anima mia attende il Signore: egli è mio aiuto e mio scudo. Su di me sia il tuo amore, Signore, come da te spero… Amen”.

BUONA GIORNATA, BUONA DOMENICA E IL SIGNORE TI BENEDICA.