Pensiero del Giorno 11 marzo 2024
Sant’ Alfonso Maria De’ Liguori QUINDICI MEDITAZIONI SULLA PASSIONE DI GESU CRISTO DA FARSI PER 15 GIORNI COMINCIANDO DAL SABATO DI PASSIONE SINO AL SABATO SANTO
MED. XI. Nel martedì santo
GESÙ IN CROCE
I – Gesù in croce! Ecco la prova dell’amore d’un Dio. Ecco la ultima comparsa che fa su questa terra il Verbo Incarnato: comparsa di dolore, ma più comparsa d’amore. S. Francesco di Paola contemplando un giorno l’amore divino nella persona di Gesù crocifisso, e stando in estasi, esclamò tre volte dicendo: “O Dio carità! o Dio carità! o Dio carità!” volendo con ciò significare che non potremo noi comprendere mai, quanto grande sia stato l’amore divino verso di noi nel voler morire per nostro amore.
O diletto mio Gesù, s’io vi miro da fuori su questa croce, io non vedo che piaghe e sangue. Se poi osservo il vostro Cuore, lo ritrovo tutto afflitto e mesto. Leggo su questa croce che voi siete re, ma qual insegna di re tenete mai? io non guardo altro soglio regale che questo legno d’obbrobrio: non vedo altra porpora che la vostra carne lacera e insanguinata: non altra corona che questo fascio di spine che vi tormenta. Ah! che tutto vi dichiara per re d’amore: sì, perché questa croce, questi chiodi, questa corona e queste piaghe tutte sono insegne d’amore.
II – Gesù dalla croce non tanto da noi dimanda la nostra compassione, quanto i nostri affetti; e se chiede compassione, la chiede solo, affinché la compassione ci muova ad amarlo. Egli merita già tutto il nostro amore, per esser bontà infinita; ma posto in croce par che almeno per compassione cerchi da noi che l’amiamo.
Ah Gesù mio, e chi non v’amerà, mentre vi confessa per quel Dio che siete, e vi contempla in croce? Oh che saette di fuoco voi scoccate all’anime da cotesto trono d’amore! Oh quanti cuori da cotesta croce avete a voi tirati! o piaghe del mio Gesù, o belle fornaci d’amore, ricevete me ancora tra voi ad ardere, non già di fuoco d’inferno da me meritato, ma di sante fiamme d’amore per quel Dio, che consumato da’ tormenti ha voluto morire per me. Caro mio Redentore, ricevete un peccatore, che addolorato di avervi offeso, ora anela d’amarvi. V’amo bontà infinita, v’amo amore infinito; uditemi Gesù mio, io v’amo, io v’amo, io v’amo.
O Maria, o madre del bell’amore, impetratemi voi più amore, che mi consumi per quel Dio, ch’è morto consumato dall’amore per me.
SANTA GIORNATA!