Pensiero del giorno 12 novembre

 

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Luca
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli una parabola sulla necessità di pregare sempre, senza stancarsi: “C’era in una città un giudice, che non temeva Dio e non aveva riguardo per nessuno. In quella città c’era anche una vedova, che andava da lui e diceva: Fammi giustizia contro il mio avversario. Per un certo tempo egli non volle; ma poi disse tra sé. Anche se non temo Dio e non ho rispetto di nessuno, poiché questa vedova è così molesta le farò giustizia, perché non venga continuamente a importunarmi”. E il Signore soggiunse: “Avete udito ciò che dice il giudice disonesto. E Dio non farà giustizia ai suoi eletti che gridano giorno e notte verso di lui? Li farà a lungo aspettare? Vi dico che farà loro giustizia prontamente. Ma il Figlio dell’uomo, quando verrà, troverà la fede sulla terra?”

UNA RIFLESSIONE PER TE

Il vangelo ci racconta che Gesù trascorreva intere notti in preghiera. Gli apostoli, nel desiderio di imitarlo, un giorno chiesero al loro Maestro: “Signore, insegnaci a pregare”. Gesù dettò per loro e per noi il Padre Nostro. Lo stesso tema della preghiera ricorre poi più volte in diverse pagine della scrittura sacra. Del resto il bisogno di elevare lo spirito a Dio è innato nell’uomo. Sgorga da quella somiglianza che abbiamo con il nostro creatore e Dio, che indissolubilmente ci lega a Lui. Sgorga dalla umile e vera constatazione della nostra situazione di indigenza e dalla fede che riponiamo nel nostro Signore, da cui ci attendiamo quegli aiuti e quella grazie indispensabili alla nostra crescita spirituale e umana. Oggi Gesù ci raccomanda non solo di pregare, ma di “Pregare sempre, senza stancarsi”. Solo se instauriamo un rapporto intimo di comunione con Dio arriveremo alla preghiera continua. L’alimento principale della preghiera è infatti l’amore, che lo stesso Signore riversa nei nostri cuori dandoci la consapevolezza di essere amati da Lui e resi capaci di riamarlo con lo stesso amore. Amore e fede si fondono nell’orazione. Con questi vincoli è facile non dimenticarlo mai ed orientare tutta la vita verso di lui.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buon fine settimana. Oggi Gesù punta su un paragone a forte contrasto: se il giudice empio e cattivo “molla” a causa di tanto insistere, quanto più cederà Dio alla richiesta dei suoi figli? Dio è tutto e solo amore, è tutto e solo luce di giustizia e misericordia infinita! La sua risposta non si farà attendere. Pertanto, la preghiera è lo sgorgare semplice e continuato di un sentimento di grande fiducia, per cui chi prega non conosce stanchezza. Chi prega veramente vive nella fede la certezza che Dio non è né dimentico né sordo né tanto meno irraggiungibile. Se tarda ad esaudire o dà esito diverso da quello che chiediamo, è sempre solo in vista del nostro vero bene. Questa mattina ti invito a riflettere sulla tua preghiera, sul tempo che dedichi ad essa e sulla sua qualità. Rammenta cosa dice S. Teresa D’Avila: Io non ritengo preghiera quella di colui che non sa cosa dice, non sa a chi lo dice e non sa come lo dice”.  Invoca il Signore con queste parole: “Signore, aumenta la mia fede e dammi perseveranza fiduciosa quando ti chiedo qualcosa. Purifica il mio cuore e il mio pregare sia il grido di chi ti ama e mai una servile richiesta per interessi soltanto miei. Signore, insegnami a pregare. Amen”.

BUONA GIORNATA, BUON FINE SETTIMANA E

IL SIGNORE TI BENEDICA.

 

Don Mario