Pensiero del giorno 13 settembre
Ave Maria!
« Il Signore ne ebbe compassione»
Talvolta mi è capitato di sentire mamme affermare di aver percepito “a distanza” i pericoli o le disgrazie di un figlio, od anche le sue gioie. Parlo di sensazioni, di emozioni lì per lì non spiegabili, ma che poi si son rivelate collegate a fatti in seguito conosciuti.
Leggendo il brano evangelico di oggi e soffermandomi sulla compassione del Cuore di Gesù verso quella madre vedova e privata per di più dell’unico figlio, mi son domandato : Maria, la Madre di Gesù, pur non essendo fisicamente vicina al suo Figlio divino che girava per la Palestina predicando, curando i malati e liberando dai demoni gli ossessi, avrà partecipato in qualche modo alla Sua missione, ai pericoli, alle gioie e alle tristezze ?
Certamente sì, mi risponderete, pregando per il Figlio e offrendo per Lui al Padre celeste anche la sua quotidianità, fatta di gioie, preoccupazioni e difficoltà.
E se ci fosse qualcosa di più di questa vicinanza orante ed adorante ?
Cerco di spiegarmi :
il Cuore Immacolato di Maria fu, indubbiamente, il cuore più simile, perfettamente simile a quello di Gesù. I loro Sacri Cuori battevano all’unisono e, certissimamente (se si può dire), in Maria Santissima era realtà ciò che San Paolo invita noi a perseguire :
« Abbiate gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù » (Filippesi 2,5)
Non avrà sentito, Maria, almeno nei momenti più forti dell’apostolato di Gesù, il suo Cuore battere improvvisamente di gioia, di timore, di compassione, unendosi ancor più a Lui con l’offerta di Sé, pur volendo escludere che l’Altissimo le abbia rivelato quel che stava accadendo ?
Chissà, forse, la compassione di Gesù per la vedova di Nain e per quel suo unico figlio deceduto, è stata “raggiunta” dalla compassione della Madre; forse, alla onnipotenza vivificante del Signore della vita si è aggiunta la mediazione della “onnipotente per grazia”; forse, anche in quel frangente, la Nuova Eva è stata chiamata a collaborare con il Nuovo Adamo per essere la Madre dei viventi.
Pace e bene.
Don Marco
Mese dell’Addolorata
Il Sacrificio del Calvario, quindi, nel Sacrificio Eucaristico, fa realmente unità con la Maternità universale e con il “Fiat” di Maria ai piedi della Croce, così come non possono non fare ugualmente unità con la “Maternità” e con il “Fiat” di Maria il Sacrificio Eucaristico e il Sacerdozio sacramentale.
P Stefano M Manelli