Pensiero del Giorno 14 maggio 2022

Ave Maria!

Maggio un mese di amore a Maria

di P. Stefano M. Manelli

Che cos’è la devozione alla Madonna?

I Parte

Essere figli di Maria

Una volta capitò di ascoltare questo velocissimo dialogo fra una ragazzina e il suo parroco, un anziano sacerdote:

Che cos’è la devozione alla Madonna? chiese con semplicità la ragazzina. –È la donazione di sì alla Madonna- rispose quasi di scatto il Sacerdote. Bellissimo! Domanda e risposta. La rapidità e la completezza di quel dialogo mi colpirono. Con semplicità si era detto l’essenziale. Forse non si poteva dire meglio in pochissime parole.

San Tommaso d’Aquino, infatti, ci insegna che la vera devozione consiste nella «donazione pronta e completa di tutto sé stesso». La parola devozione significa, quindi donazione, o meglio «donarsi». Non un donarsi qualsiasi, naturalmente, ma un donarsi con amore, con generosità, con trasporto.

La mia devozione alla Madonna, quindi, deve consistere nella donazione amorosa di me stesso alla Madonna; ossia, faccio dono di me alla Madonna. E se di un dono si può fare quel che si vuole, la Madonna può fare di me, suo dono, quello che vuole, e io non posso fare altro se non quello che vuole lei, quello che piace a Lei, quello che opera Lei. Tanto più sono devoto della Madonna, quanto più mi abbandono a Lei, mi confermo a Lei, vivendo in tutto e per tutto governato da Lei.

La devozione mariana così intesa, nel suo senso più pieno e più perfetto, comporta la Consacrazione di sé alla Madonna, ossia l’espressa offerta a Maria di tutto il proprio essere, di tutto ciò che si è e di tutto ciò che sia ha (anima, corpo, sensi; beni esteri, beni interni, beni presenti, beni futuri; la vita, la morte, l’eternità…).

In tal modo, con la consacrazione si realizza la pienezza della devozione alla Madonna, perché si è effettivamente donati in tutto e per tutto alla Madonna, si appartiene a Lei incondizionatamente, e si vuole vivere senza riserva come suoi figli o «schiavi d’amore» (San Luigi Grignon de Montfort) o, ancor più come «proprietà, strumenti, cose fra le sue mani», (San Massimiliano Maria Kolbe) o, ancor più, come «vittime di olocausto» del suo amore materno e misericordioso per l’avvento del Regno di Dio in tutte le anime.

In queste pagine, noi parliamo della devozione alla Madonna che va dal minimo al massimo grado di perfezione. Adoperiamo soltanto il termine devozione riferendolo volta a volta sia alla devozione mariana iniziale, sia a quella più matura e perfetta (la consacrazione). L’essenziale è che tutti possiamo cominciare ad avere o continuare a coltivare ancora meglio questo celeste giardino della devozione alla Madonna, che è stato il giardino di tutti i Santi.

SANTA GIORNATA!