Pensiero del Giorno 15 gennaio 2023

Ecco l’agnello di Dio.

Da Adamo ha assunto la carne, non il peccato. Colui che non ha assunto il peccato della nostra razza, è colui che toglie il nostro peccato. Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo.

1. La Santità vostra ha sentito dire con insistenza, e quindi sa molto bene, che Giovanni Battista quanto più illustre era fra i nati di donna, e quanto più era umile nel conoscere il Signore, tanto maggiormente meritò di essere amico dello Sposo. Geloso non per sé ma per lo Sposo, non cercò la sua gloria ma quella del suo giudice, che egli precedeva come araldo. Così, mentre ai profeti che l’avevano preceduto fu concesso di preannunciare gli avvenimenti futuri riguardanti il Cristo, a Giovanni toccò il privilegio di indicarlo direttamente. Infatti il Cristo, come era sconosciuto a quelli che non avevano creduto ai profeti prima ch’egli venisse, così era sconosciuto a quelli in mezzo ai quali, venuto, era presente. Perché la prima volta egli è venuto umile ed occulto; e tanto più occulto quanto più umile. Ma i popoli, disprezzando nella loro superbia l’umiltà di Dio, misero in croce il loro Salvatore, e ne fecero il loro giudice[…].

10. Queste cose avvennero in Betania oltre il Giordano, dove Giovanni stava a battezzare. Il giorno dopo, Giovanni vide Gesù venire verso di lui, ed esclamò: Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo (Gv 1, 28-29). Nessuno si arroghi questo potere, di togliere il peccato del mondo! Potete rendervi conto, adesso, chi fossero questi superbi contro i quali Giovanni puntava il dito. Gli eretici non erano ancor nati e già egli li segnava a dito: allora dal fiume levava la sua voce contro quelli stessi contro cui grida adesso dal Vangelo. Arriva Gesù, ed egli che cosa dice? Ecco l’Agnello di Dio. Se agnello vuol dire innocente, anche Giovanni era un agnello. O forse non era innocente? Ma chi è innocente? E fino a che punto? Tutti provengono da quella origine e da quella discendenza di cui David gemendo canta: Sono stato concepito nell’iniquità, e nei peccati mia madre mi ha nutrito nel seno (Sal 50, 7). Dunque, solo lui era l’Agnello, perché non è venuto al mondo così. Egli non è stato concepito nell’iniquità, perché non è stato concepito secondo le leggi della natura mortale; né si può dire che nei peccati lo abbia allevato sua madre, che vergine lo concepì, vergine lo partorì; perché lo concepì mediante la fede, e mediante la fede lo ebbe. Dunque, ecco l’Agnello di Dio. Non v’è in lui l’eredità del peccato di Adamo; da Adamo ha assunto solamente la carne, non il peccato. Colui che non ha assunto il peccato della nostra razza, è colui che toglie il nostro peccato: Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo.

11. Voi sapete che certuni vanno dicendo: Noi, che siamo santi, togliamo i peccati agli uomini; se infatti chi battezza non è santo, come fa a togliere il peccato altrui se ne è pieno egli stesso? Contro siffatte argomentazioni non dobbiamo pronunciare parole nostre, basta che leggiamo qui: Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo. Non ripongano gli uomini la loro speranza negli uomini: il passero non si rifugi sui monti, metta la sua fiducia nel Signore (cf. Sal 10, 2); e se alza gli occhi verso i monti, donde gli verrà l’aiuto, si convinca che il suo aiuto verrà dal Signore che ha fatto il cielo e la terra (cf. Sal 120, 1-2). Era grande il prestigio di Giovanni. Gli chiedono: sei tu il Cristo? risponde: no; tu sei Elia? risponde: no; tu sei il profeta? risponde: no. Perché dunque battezzi? Ecco l’Agnello di Dio, ecco colui che toglie il peccato del mondo! Egli è colui del quale ho detto: Dopo di me viene uno che è stato fatto prima di me, perché era prima di me (Gv 1, 29-30). Viene dopo di me perché è nato dopo di me; è stato fatto prima di me, perché è superiore a me; era prima di me, perché in principio era il Verbo, e il Verbo era presso Dio, e il Verbo era Dio.

Estratto da: Commento al Vangelo di San Giovanni, Omelia 4, S. Agostino

https://www.augustinus.it/italiano/commento_vsg/index2.htm

SANTA DOMENICA!