Pensiero del giorno 16 gennaio 2023

Ave Maria!

IL VANGELO DI OGGI

+ Dal Vangelo secondo Marco
In quel tempo, i discepoli di Giovanni e i farisei stavano facendo un digiuno. Si recarono allora da Gesù e gli dissero: “Perché i discepoli di Giovanni e i discepoli dei farisei digiunano, mentre i tuoi discepoli non digiunano?”. Gesù disse loro: “Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro? Finché hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Ma verranno i giorni in cui sarà loro tolto lo sposo e allora digiuneranno. Nessuno cuce una toppa di panno grezzo su un vestito vecchio; altrimenti il rattoppo nuovo squarcia il vecchio e si forma uno strappo peggiore. E nessuno versa vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino spaccherà gli otri e si perdono vino e otri, ma vino nuovo in otri nuovi”.

UNA RIFLESSIONE PER TE

Il regno di Dio è in mezzo a noi. Nascono tempi nuovi alimentati non più da paure e timori, ma dall’amore dello “sposo” verso l’umanità riconciliata. È ormai in atto il tempo nuovo, il tempo delle nozze, il tempo della gioia e della festa, circostanze che non si conciliano più con il digiuno, con il lutto e con l’attesa: “Possono forse digiunare gli invitati a nozze quando lo sposo è con loro?”. Soltanto se privati di questa autentica gioia e di questa consolante presenza, inizierà il tempo del lutto e del digiuno. La novità del Cristo è totale e sconvolgente, non è assolutamente da paragonare ad un rattoppo sul vecchio e sul passato. Il vino è un vino nuovo, è quel vino, prima sorbito da Cristo come calice amaro e poi offerto a noi come bevanda di salvezza. “Verranno tempi…” – dice però il Signore. È una velata allusione alla sua morte, alla passione sua e del mondo, al “già e non ancora”, che crea la perenne ansia di una pienezza che ci sfugge, ma che non dobbiamo mai smettere di inseguire.

UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!

Carissima amica ed amico, buongiorno e buon inizio di settimana. La presenza dello Sposo non è ancora definitiva. Noi siamo nel tempo del “già e non ancora”, in cui è possibile sperimentarne l’assenza. E, infatti, ai momenti in cui ci sembra quasi di palparlo, tanto lo sentiamo vicino, si alternano le inevitabili, anzi necessarie, notti della fede, in cui tutto sembra così lontano, in cui credere è veramente un brancolare nel buio, senza più nessuna evidenza, sorretti solo dalla nudità della fede e dove perfino il nostro amore per Lui sembra raffreddarsi. È questo il tempo dove necessita digiuno e penitenza. È la strada da percorrere per far fronte alla prova e trovare la forza di restare saldi in attesa della luce che tornerà a renderne visibile la sua presenza. Questa mattina ti invito a fissare lo sguardo su Gesù per fondare il motivo della serenità sia quando si stanno vivendo momenti di gratificante incontro con lui, sia quando si dovrà farlo forando il buio di una notte che sembra sempre troppo lunga. Nella preghiera, eleva il tuo cuore al Signore dicendo: “La tua presenza, Signore, non mi abbandona mai, anche nelle lunghe notti che la vita mi presenta. Anch’io voglio restarti accanto con vigilante amore, nella serena certezza che, proprio quando le tenebre sono più fitte, l’alba non può essere lontana. Amen”.

BUONA GIORNATA E IL SIGNORE TI BENEDICA