Pensiero del giorno 15 settembre
Festa i Maria SS ma Addolorata
«Anche a Te una spada trapasserà l’anima»
Qualcuno (forse molti, non saprei) non è d’accordo con chi attribuisce a Maria Ss il titolo di Corredentrice, ritenendolo scorretto nei confronti del Signore Gesù, unico Redentore.
Leggendo una meditazione sulla morte di Gesù pensavo alle lacrime di Maria, una sola delle quali – scriveva l’autore – val più di tutte le lacrime versate da tutte le mamme addolorate per la sofferenza e morte di un proprio figlio.
La mente è immediatamente voltata ad una famosa mamma che tanto ha pianto per il proprio figlio, non perché stesse per morire ma perché potesse finalmente scoprire Colui che è la Vita, la Verità e la Vita, e approdasse così al Battesimo. Forse avete già capito di chi si tratta: parlo di Santa Monica e delle sue lacrime per il figlio Agostino d’Ippona.
Ora, la preghiera liturgica di colletta per la memoria di S. Monica inizia così:
«O Dio, consolatore degli afflitti,
che hai esaudito le pie lacrime di santa Monica
con la conversione del figlio Agostino…»
Dunque, le lacrime di S. Monica – ovvero il suo dolore e la sua speranza offerte a Dio per la conversione del figlio – sono state efficaci presso Dio così da ottenere l’effetto tanto desiderato.
Poi, il pensiero è andato a San Pio da Pietrelcina e alle tante guarigioni dell’anima e dei corpi da lui implorate ed ottenute nella preghiera e nell’offerta delle proprie sofferenze. Monica, padre Pio, … e tanti altri, sono stati mediatori fra Dio e gli uomini.
Nessuno, ovviamente si sognerebbe di mettere questi Santi a fianco o – meno che mai – al posto dell’Unico Mediatore: Gesù Cristo. Nulla avrebbero ottenuto se non avessero pregato, pianto e sofferto per Cristo, con Cristo e in Cristo. Per volontà divina e per chiamata divina hanno preso parte attiva al mistero della Redenzione.
Se questo è vero per i Santi – toccati dalla realtà del peccato come ognuno di noi – non sarà a maggior ragione vero per la Regina di tutti i santi, l’Immacolata concezione, che ai piedi della Croce ha offerto il Figlio al Padre, e si è offerta con il Figlio al Padre per la nostra conversione e salvezza?
Se la “vecchia” umanità è stata generata al peccato e alla morte da Adamo con la complicità di Eva, non ci sembrerà strano riconoscere che la Nuova umanità – la Chiesa – sia stata generata e redenta dal Nuovo Adamo, il Signore Gesù, con la collaborazione della Nuova Eva, la Vergine Maria. È il Cielo che, dall’eternità, ha decretato che i dolori della Madre di Gesù fossero uniti alla passione del Figlio per la nostra salvezza.
La lancia del soldato romano ha trapassato il Sacro Cuore di Gesù e, allo stesso tempo – misticamente – ha trapassato l’anima della Vergine Madre: ognuno di noi con i propri peccati è causa dei dolori dell’Uno e dell’altra; ognuno di noi è oggetto dell’immenso amore di Gesù e Maria: amore divino fattosi carne, l’uno; amore umano innalzato alle vette divine l’altro.
Pace e bene
Don Marco