Pensiero del giorno 17 settembre 2023
DOMENICA 17 SETTEMBRE, XXIV del Tempo Ordinario, IMPRESSIONE DELLE SACRE STIMMATE DI SAN FRANCESCO
PREGHIERA DEL MATTINO
Signore Gesù Cristo, che, raffreddandosi la carità nel mondo, per infiammare i nostri cuori col fuoco del tuo amore, rinnovasti le sacre Stimmate della tua passione nel corpo del beatissimo Francesco: concedi benigno, che, per i meriti e preghiere di lui, portiamo continuamente la croce, e facciamo degni frutti di penitenza. Amen.
IL VANGELO DI OGGI
+ Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Pietro si avvicinò a Gesù e gli disse: «Signore, se il mio fratello commette colpe contro di me, quante volte dovrò perdonargli? Fino a sette volte?». E Gesù gli rispose: «Non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Per questo, il regno dei cieli è simile a un re che volle regolare i conti con i suoi servi. Aveva cominciato a regolare i conti, quando gli fu presentato un tale che gli doveva diecimila talenti. Poiché costui non era in grado di restituire, il padrone ordinò che fosse venduto lui con la moglie, i figli e quanto possedeva, e così saldasse il debito. Allora il servo, prostrato a terra, lo supplicava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò ogni cosa”. Il padrone ebbe compassione di quel servo, lo lasciò andare e gli condonò il debito. Appena uscito, quel servo trovò uno dei suoi compagni, che gli doveva cento denari. Lo prese per il collo e lo soffocava, dicendo: “Restituisci quello che devi!”. Il suo compagno, prostrato a terra, lo pregava dicendo: “Abbi pazienza con me e ti restituirò”. Ma egli non volle, andò e lo fece gettare in prigione, fino a che non avesse pagato il debito. Visto quello che accadeva, i suoi compagni furono molto dispiaciuti e andarono a riferire al loro padrone tutto l’accaduto. Allora il padrone fece chiamare quell’uomo e gli disse: “Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito perché tu mi hai pregato. Non dovevi anche tu aver pietà del tuo compagno, così come io ho avuto pietà di te?”. Sdegnato, il padrone lo diede in mano agli aguzzini, finché non avesse restituito tutto il dovuto. Così anche il Padre mio celeste farà con voi se non perdonerete di cuore, ciascuno al proprio fratello».
UNA RIFLESSIONE PER TE
San Pietro sulla scia delle sue conoscenze bibliche, lui, tanto facile all’ira, cerca di mostrarsi molto generoso dicendo a Gesù di voler perdonare fino a sette volte. La risposta di Gesù, pur nel linguaggio tipico orientaleggiante, e ben chiara: «Non ti dico di perdonare fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette». Il che vuol dire «sempre», senza eccezione alcuna. Per noi cristiani ciò è un atto dovuto perché noi, per primi, siamo stati soggetti di perdono e di infinita misericordia. Siamo stati liberati dalla schiavitù del peccato a prezzo del sangue di Cristo. Quello stesso perdono ci è stato donato ogni volta che, dopo il nostro peccato, pentiti, lo abbiamo invocato con fede. Siamo ormai certi che la dote più bella che ci è dato di conoscere in Dio onnipotente e Signore, è proprio la sua misericordia. «Tu sei la mia misericordia», dice il salmista. Davide dopo il suo orrendo peccato, umile e pentito, chiede a Dio di essere lavato dalla sua macchia, di essere mondato dal suo peccato. Lo stesso Pietro dopo la triplice negazione, dopo il suo pianto di pentimento, sperimenterà la gioia del perdono e la rinnovata investitura a guida della Chiesa. In Cristo abbiamo ormai l’evidenza che la misericordia e il perdono in Dio, non hanno limiti.
UNA PROPOSTA PER …”VIVERE”… LA PAROLA!
BUONA GIORNATA, BUONA DOMENICA E IL SIGNORE TI BENEDICA.